martedì 13 dicembre 2011

Recensione: L'estate dei fantasmi - Saundra Mitchell

Titolo: L'estate dei fantasmi
Autore: Saundra Mitchell
Prezzo: 14,50 €
Dati: 2011,256p.,rilegato
Editore: Giunti (Collana Y)

L’aria era calda e umida, come quella che proviene da un falò. Stesa sulla tomba di Cecily, avrei dovuto essere completamente sudata e pronta per una limonata ghiacciata, invece avevo freddo.
Le mio orecchie percepivano delle voci confuse. Non era esattamente una magia piacevole, era come una tempesta in arrivo.

Trama: 
A Ondine, in Louisiana, non succede mai niente. L'unico fatto degno di nota risale a molti anni prima, quando scomparve misteriosamente Elijah Landry, un ragazzo del posto. C'è chi dice che sia affogato nel lago, chi sostiene che sia scappato. Iris e Collette, due amiche inseparabili, si preparano a passare l'estate dei loro quattordici anni fra noia e sogni di fuga dal monotono paese. Iris, trascinata al cimitero da Collette, cerca di rompere la noiosa routine improvvisandosi medium, e richiama l'attenzione di un fantasma. Da quel momento l'estate delle due amiche diventerà un vero incubo horror e il segreto di Elijah Landry, il ragazzo scomparso, verrà tragicamente svelato.


L’autrice: 
Saundra Mitchell è nata nel 1973 a Indianapolis. E' da lungo tempo una sceneggiatrice e negli ultimi anni anche scrittrice di successo. Per la Random House's Delacorte Press ha pubblicato il suo romanzo d'esordio,L'estate dei fantasmi, mentre di recente è uscito per la Houghton Mifflin Harcourt Children The Vespertine, primo libro di una serie il cui secondo volume,The Springsweet, è previsto per il 2012.

Recensione:
A cura di Miriam Mastrovito
Vivere a Ondine, un paesino della Lousiana che ospita solo 346 brave persone e 3 vecchi baucchi, è tutt’altro che emozionante. Non succede mai niente e le occasioni di divertimento per i più giovani scarseggiano. Per affrontare un’estate che si preannuncia lunga e monotona non resta che ricorrere alla fantasia. Così le due quattordicenni Iris e Colette si improvvisano streghe. Riempiono le giornate inventando incantesimi da annotare su un apposito quaderno e siedono sulle lapidi del cimitero giocando a evocare fantasmi. 
Ma quel che inizia come un gioco innocente si trasforma in qualcosa di più serio quando un fantasma risponde davvero alla chiamata. È Elijah Landry, un giovane scomparso misteriosamente a Ondine parecchi anni prima. 
Solo Iris riesce a percepirlo e a ricevere i suoi messaggi ma non fatica a convincere l’amica che sia tutto vero, poiché ben presto alle parole sussurrate e alle rapide visioni si aggiungono segni tangibili della sua presenza: frasi vergate sul libro degli incantesimi ma anche una pioggia di sassi scatenatasi proprio nella stanzetta della provetta medium. 
Cosa vuole da lei il fantasma? Come poter porre fine ai dispetti che si susseguono a ritmo sempre più serrato? 
Le due amiche si convinceranno della necessità di far luce sul mistero legato alla scomparsa di Elijah per trovare una risposta alle loro domande. Da streghe si trasformeranno così in piccole investigatrici e, con l’aiuto dell’amico Ben, daranno inizio alle indagini. Le premesse a partire dalle quali si sviluppa la storia sono molto promettenti. Sin dalle prime battute ci si predispone a un’avventura in cui il giallo si tinge di sfumature paranormali. In realtà è proprio questo che ci attende ne L’estate dei Fantasmi, tuttavia il modo in cui si sviluppa la trama e in cui vengono narrati gli avvenimenti fanno sì che il romanzo non si riveli all’altezza delle aspettative e, da un certo punto di vista, potrebbe essere davvero deludente. Pur essendoci stato proposto dalla casa editrice come uno young adult, per stile e contenuti, il libro sembra avere un target di riferimento compreso tra i dieci e i dodici anni. Penso che difficilmente possa essere apprezzato in pieno da un pubblico più adulto e ormai svezzato dai libretti alla Piccoli Brividi
L’intreccio, sebbene intrigante, non brilla per originalità ed è piuttosto lineare. I personaggi sono caratterizzati superficialmente - manca del tutto una connotazione psicologica - i genitori si riducono a delle mere comparse e la comunità di Ondine, che suscita parecchia curiosità sin dall’inizio, rimane sullo sfondo. Le due protagoniste, nonostante abbiano quattordici anni, parlano, agiscono e giocano come ragazzine più piccole. La stessa componente soprannaturale si dispiega su un piano sostanzialmente giocoso, così da poter far presa solo sul lettore più giovane. 
Il finale appare un po’ affrettato, semplicistico e non sorprende tanto quanto vorrebbe. Una lettura di puro svago, piacevole, magari da spiaggia, ma nel complesso nulla di più.


Consigliato? Lo consiglio ai lettori più piccoli o a chi abbia voglia di immergersi in una lettura godibile ma senza grandi pretese, magari da intervallare tra più romanzi pesanti.

Voto:
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2 commenti:

  1. io l'ho letto il libro ed è davvero fantastico! è un racconto particolare pieno di colpi di scena che non ci si aspetta! suspance assicurata :)

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