Titolo: L'estate dei fantasmi
Autore: Saundra Mitchell
Prezzo: 14,50 €
Dati: 2011,256p.,rilegato
Editore: Giunti (Collana Y)
L’aria era calda e
umida, come quella che proviene da un falò. Stesa sulla tomba di Cecily, avrei
dovuto essere completamente sudata e pronta per una limonata ghiacciata, invece
avevo freddo.
Le mio orecchie
percepivano delle voci confuse. Non era esattamente una magia piacevole, era
come una tempesta in arrivo.
Trama:
A Ondine, in Louisiana, non succede
mai niente. L'unico fatto degno di nota risale a molti anni prima, quando
scomparve misteriosamente Elijah Landry, un ragazzo del posto. C'è chi dice che
sia affogato nel lago, chi sostiene che sia scappato. Iris e Collette, due
amiche inseparabili, si preparano a passare l'estate dei loro quattordici anni
fra noia e sogni di fuga dal monotono paese. Iris, trascinata al cimitero da
Collette, cerca di rompere la noiosa routine improvvisandosi medium, e richiama
l'attenzione di un fantasma. Da quel momento l'estate delle due amiche diventerà
un vero incubo horror e il segreto di Elijah Landry, il ragazzo scomparso,
verrà tragicamente svelato.
L’autrice:
Saundra Mitchell è nata nel 1973 a Indianapolis. E' da lungo tempo una sceneggiatrice e negli ultimi anni anche scrittrice di successo. Per la Random House's Delacorte Press ha pubblicato il suo romanzo d'esordio,L'estate dei fantasmi, mentre di recente è uscito per la Houghton Mifflin Harcourt Children The Vespertine, primo libro di una serie il cui secondo volume,The Springsweet, è previsto per il 2012.
Recensione:
A cura di Miriam Mastrovito
A cura di Miriam Mastrovito
Vivere a Ondine, un paesino della Lousiana che ospita solo
346 brave persone e 3 vecchi baucchi, è tutt’altro che emozionante. Non succede
mai niente e le occasioni di divertimento per i più giovani scarseggiano. Per
affrontare un’estate che si preannuncia lunga e monotona non resta che
ricorrere alla fantasia. Così le due quattordicenni Iris e Colette si
improvvisano streghe. Riempiono le giornate inventando incantesimi da annotare
su un apposito quaderno e siedono sulle lapidi del cimitero giocando a evocare
fantasmi.
Ma quel che inizia come un gioco innocente si trasforma in
qualcosa di più serio quando un fantasma risponde davvero alla chiamata. È Elijah Landry, un giovane
scomparso misteriosamente a Ondine parecchi anni prima.
Solo Iris riesce a percepirlo e a ricevere i suoi messaggi
ma non fatica a convincere l’amica che sia tutto vero, poiché ben presto alle
parole sussurrate e alle rapide visioni si aggiungono segni tangibili della sua
presenza: frasi vergate sul libro degli incantesimi ma anche una pioggia di
sassi scatenatasi proprio nella stanzetta della provetta medium.
Cosa vuole da lei il fantasma? Come poter porre fine ai
dispetti che si susseguono a ritmo sempre più serrato?
Le due amiche si convinceranno della necessità di far luce
sul mistero legato alla scomparsa di Elijah per trovare una risposta alle loro
domande. Da streghe si trasformeranno così in piccole investigatrici e, con
l’aiuto dell’amico Ben, daranno inizio alle indagini. Le premesse a partire dalle quali si sviluppa la storia sono
molto promettenti. Sin dalle prime battute ci si predispone a un’avventura in
cui il giallo si tinge di sfumature paranormali. In realtà è proprio questo che
ci attende ne L’estate dei Fantasmi, tuttavia il modo in cui si sviluppa la
trama e in cui vengono narrati gli avvenimenti fanno sì che il romanzo non si
riveli all’altezza delle aspettative e, da un certo punto di vista, potrebbe
essere davvero deludente. Pur essendoci stato proposto dalla casa editrice come uno young adult, per stile e
contenuti, il libro sembra avere un target di riferimento compreso tra i dieci
e i dodici anni. Penso che difficilmente possa essere apprezzato in pieno da un
pubblico più adulto e ormai svezzato dai libretti alla Piccoli Brividi.
L’intreccio, sebbene intrigante, non brilla per originalità ed
è piuttosto lineare. I personaggi sono caratterizzati superficialmente - manca
del tutto una connotazione psicologica - i genitori si riducono a delle mere
comparse e la comunità di Ondine, che suscita parecchia curiosità sin
dall’inizio, rimane sullo sfondo. Le due protagoniste, nonostante abbiano
quattordici anni, parlano, agiscono e giocano come ragazzine più piccole. La
stessa componente soprannaturale si dispiega su un piano sostanzialmente
giocoso, così da poter far presa solo sul lettore più
giovane.
Il finale appare un po’ affrettato, semplicistico e non
sorprende tanto quanto vorrebbe. Una lettura di puro svago, piacevole, magari da spiaggia, ma nel complesso nulla di
più.
Consigliato? Lo consiglio ai lettori più piccoli o a chi abbia voglia di
immergersi in una lettura godibile ma senza grandi pretese, magari da intervallare tra più romanzi pesanti.
bella recensione
RispondiEliminaio l'ho letto il libro ed è davvero fantastico! è un racconto particolare pieno di colpi di scena che non ci si aspetta! suspance assicurata :)
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