sabato 6 agosto 2011

Recensione: Romeo e Giulietta di William Shakespeare

Titolo: Romeo e Giulietta. Con testo inglese a fronte.
Autore: William Shakespeare
Prezzo: 9,50€
Dati: 2010, 247p.,brossura
Editore: Mondadori (Oscar varia)

Le gioie violente hanno fine violenta, e muoiono nel loro trionfo come il fuoco e la polvere che si consumano in un bacio.

Trama:
Quando lo sguardo di Romeo incrocia quello della dolce Giulietta, è amore a prima vista. Una passione divorante e profonda, ma proibita: le loro famiglie, infatti, sono mortalmente nemiche. Il destino fa di tutto per separarli, e solo l'ombra della notte permette l'incontro dei due giovani amanti. E l'incanto assolute? Che li unisce in segreto su un balcone in una profumata notte veronese. Un paradiso, destinato però a non conoscere la beatitudine dell'eternità... 
L'immortale capolavoro di William Shakespeare, la più grande e sofferta storia d'amore della letteratura di tutti i tempi.

Recensione:
Ero davvero indeciso se recensire o meno quest'intramontabile quanto amato classico della letteratura inglese, dato che molti di voi, ne sono sicuro, interpreteranno quest'azione come segno di poca modestia e, specialmente, della grande faccia tosta di questo giovane blogger che ha la pretese di commentare e criticare un'opera del calibro di Romeo e Giulietta. Ma purtroppo la mia testardaggine, come sempre, l'ha vinta su ogni dubbio e, ad essere sincero, morivo dalla voglia di spendere qualche parola sulla più amata fatica Shakespeariana.
Perciò, in modo da stroncare sin dal principio discussioni inutili, vi avverto che potete anche uscire da questa pagina, saltare questo post e continuare a vivere e leggere serenamente anche senza conoscere il mio personale parere su questo libro.
Avete preso la vostra decisione? Bene. Iniziamo.
Prima di addentrarci nel contenuto vorrei partire con l'analizzare il volume in sè, giudizio che però, almeno in questo caso, non andrà ad influire sul voto finale. 
Ma già da qui incontriamo il primo tasto dolente. 
Sulla copertina, circondata da un antipaticissimo cerchio rosso troviamo la fatidica frase:

I libri preferiti di Bella ed Edward

Giuro che quando me ne sono accorto, visto che in libreria non ci avevo fatto caso, distratto dalle bellissime rose raffigurate nella cover, la furia violenta che mi si è scatenata in corpo è stata tale che avrei volentieri scaraventato il libro nel fuoco, accorgendomi tristemente subito dopo che siamo in estate e il camino è sempre spento. 
Peccato!
Ma perché c'è sempre bisogno di speculare sulle tendenze del momento? Siamo addirittura arrivati a contaminare con una storia insipida e idiota qual è Twilight alcuni dei classici più adorati di sempre come Orgoglio e pregiudizio, Cime Tempestose e, nel mio caso, Romeo e Giulietta ? Ma dico la Mondadori aveva davvero questo innato bisogno, nonostante le ottime vendite che la collana dei Classici Mondadori registra annualmente, di riproporre alcuni di questi romanzi in una nuova edizione solo per poter attrarre alla cassa le bimbette impazzite per il vampiro sbriluccicante ?
In ogni caso, passata la furia omicida, mi sono buttato senza indugio tra le pagine di questo libro e ora sono più che felice di aver finalmente potuto 'vivere', e non visto semplicemente in un film, la storia di uno degli amori più tragici della letteratura classica. Purtroppo però ho riscontrato, durante la lettura, anche un bel po' di note negative, che non mi hanno fatto apprezzare pienamente questo classico, sul quale riponevo trall'altro grandi aspettative. 
Credo siano ben pochi coloro che non conoscono la drammatica storia di Romeo e della sua Giulietta, entrambi figli di due nobili famiglie veronesi, Capuleti e Montecchi da anni impelagate in un sanguinoso e reciproco odio e che coinvolge ogni singolo membro, perfino gli stessi servi. Ma è proprio da questo odio che tra i due giovani nascerà un sentimento nuovo e sorprendente, delicato ed avvolgente: un amore giovane e incondizionato, un amore impossibile ma dolce, travolgente e violento come una tempesta e che investirà in pieno i cuori dei protagonisti, destinati ad una fine crudele, bruciando nella loro stessa impetuosa passione.


Le gioie violente hanno fine violenta, e muoiono nel loro trionfo come il fuoco e la polvere che si consumano in un bacio. Il miele più soave nausea per la troppa dolcezza, e basta assaggiarlo, per non averne più desiderio. Amatevi, dunque, con misura; così l'amore durerà più a lungo. Chi è troppo veloce, arriva tardi, come chi va troppo lentamente.

Parto innanzitutto dal presupposto che questa è solo la mia prima lettura di Romeo e Giulietta, a cui credo però che ne seguiranno altre in futuro, visto che, da quanto mi è sembrato di percepire, questo è uno di quei libri da rileggere almeno più di una sola volta.
Ciò che in primis mi ha favorevolmente stupito è lo stile adeguatamente scorrevole dell'intera opera, nonostante Shakespeare dia sempre forma a dialoghi abbastanza aulici, caratteristica particolarmente palpabile in alcune delle scene più suggestive del romanzo; inoltre il fatto che sia scritto a mò di copione teatrale rende il ritmo di lettura più veloce.
Parlando di personaggi, pongo i miei sinceri complimenti all'autore per aver dato vità a figure corali tanto realistiche, drammatiche e allo stesso tempo comiche, come Mercuzio, amico di Romeo, spirito libero e figura di spicco nell'intera tragedia, o la nutrice di Giulietta, donna chiacchierona ma che nutre un sincero affetto per la ragazza che lei stessa ha cresciuto sin da quando era solo una bambina.
Lo stesso purtroppo non si può dire del personaggio di Romeo, che proprio non mi ha preso. Non che mi aspettassi un chissà quale principe azzurro, ma neanche un ragazzino viziato capace solo di piangersi addosso e lasciarsi trasportare passivamente dagli eventi; ciò che manca è proprio la credibilità del protagonista, poiché lo troviamo nella prima scena mentre si dispera per il suo amore non ricambiato nei confronti di Rosalina, promettendo che nessun'altro potrà avere il suo cuore e che mai smetterà di amare la ragazza. Dopo pochissime pagine lo vediamo ancora una volta sull'orlo della depressione a causa però di un altro amore, non più quello per Rosalina, che viene rimpiazzata molto facilmente, ma per Giulietta, di cui è follemente e disperatamente innamorato - deja vù? - pur sapendo che il loro è un sentimento proibito, a causa della faida tra la famiglia dei Capuleti e dei Montecchi.
Per tutto il resto della storia la situazione non cambia molto, il ragazzo è sempre sul punto di suicidarsi, come se si trattasse di bere un bicchier d'acqua, e la sua figura rimane vittima delle emozioni che la fanno agire costantemente d'impulso.
Sinceramente ho sviluppato più simpatia verso la povera Giulietta che perlomeno, con l'aiuto di Frate Lorenzo, prova a cambiare il corso degli eventi, mostrando più coraggio di quanto non ci si sarebbe aspettato da una ragazzina dell'epoca.
Romeo e Giulietta è un'ode e al contempo una critica all'amore folle e giovane; lo stesso Shakespeare spesso lo ribadisce dicendo che un sentimento così violento e improvviso non potrà far altro che portare a una drammatica conclusione.
Se devo dirla tutta, alcuni scambi di battute tra i due amanti più che emozionare il mio animo, mi causavano una certa ilarità. Sarà che quello dei due ragazzi mi è sembrato, anzi è, vista anche la loro età, un amore troppo, esageratamente, adolescenziale, ma mi aspettavo qualcosa di più maturo da questo, da molti definito, capolavoro.
Forse sarà che questo genere di romanticismo non rientra propriamente nei miei gusti, ma ovviamente leggerò qualcos'altro di Shakespeare per farmi un'idea globale su quest'autore e, magari tra qualche anno, riprenderò in mano anche questo suo scritto. Chissà, forse potrei aver cambiato parere!


Consigliato? Sì. Non è la miglior opera di Shakespeare ma credo debba esser eletto almeno una volta nella vita, almeno per curiosità.

Cosa ne pensi? Lascia il tuo commento.


6 commenti:

  1. Con tutto il rispetto per la saga di Twilight e per i suoi fans... sono pienamente d'accordo con te: è scandaloso che per far avvicinare i giovani ai classici la Mondadori abbia scelto di stamparci sulla copertina a grandi lettere "I libri preferiti di Bella ed Edward", non condivido assolutamente questa scelta! Povero Shakespeare!

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  2. Infatti! E' schifoso come in Italia si debba speculare su qualsiasi cosa :/
    Comunque cosa ne pensi della recensione?

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  3. Bella recensione!!! Mi è piaciuto il tuo approccio verso questo autore e la sua opera perchè sicuramente non sei affetto da "servilismo", come potrebbe accadere ai più nei confronti di Shakespeare! Io devo fare il mea culpa poichè non ho mai letto "Romeo e Giulietta", ma se dovessi consigliarti qualcos'altro di mastro Shakespeare, ti consiglierei "Amleto"!
    Concordo perfettamente con te riguardo la scelta della casa editrice di "marchiare" il volume con quella orribile scritta! Si tratta di un autore che non ha bisogno di presentazioni e nè tanto meno di farsi pubblicità attraverso "Twilight"!

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  4. Vero Leo, ero così presa dalla questione Twilight che ho dimenticato di dirti che hai fatto davvero un ottimo lavoro con la recensione... soprattutto considerando che non è per niente facile recensire un autore come Shakespeare! Sei riuscito a rimanere oggettivo nonostante l'importanza dell'opera! ;)

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  5. Grazie ragazze, ero davvero indeciso se fare o meno questa recensione, i vostri commenti adesso mi tranquillizzano un po'. Pensavo di essere stato io a non aver capito nulla di questa tragedia :D
    Grazie dei complimenti ^_^
    Ripeto, la questione della cover è a dir poco assurda. Magari sarebbe stato anche più comprensibile se a fare una tale manovra commerciale fosse stata la Fazi stessa, casa editrice di Twilight.
    Ma la Mondadori, poi? Cosa cavolo mi c'entra in tutto questo?!
    Speculare, speculare, speculare... su tutto ormai!

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  6. Non l'ho mai letto ma mi piacerebbe. Ho letto ogni tanto qualche pezzo aprendo il libro a caso ma mai intero.
    La cosa di Twilight. Certo stiamo parlando di un'autore che non ha bisogno di pubblicità come quella però comprendo quello che ha fatto la Mondadori. Indipendentemente dai gusti, Twilight ha fatto avvicinare molti giovani alla lettura (me compresa) quindi il gesto della Mondadori è comprensibile. Per non dire che di giovani che leggono Shakespeare non sono poi così tanti, è letto più da persone adulte. Ovviamente se uno è fan di Twilight dice "Ok dai proviamo" se uno non lo è allora è un problema.
    Nonostante tutto però, parla la fa della Meyer, se la potevano ben risparmiare o al massimo attaccarci su quel bollino adesivo quindi se a uno non va a genio lo toglie.
    Vampiro sbrilluccicante hahahahahaha Comunque tornando a Romeo e Giulietta, complimenti per la recensione. Veramente bella...

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