lunedì 30 luglio 2012

Recensione: Il circo della notte - Erin Morgenstern

Titolo: Il circo della notte
Autrice: Erin Morgenstern
Prezzo: 18.00€
Dati: 2012,460p.,rilegato
Editore: Rizzoli

Cupo come la fuliggine e splendente come scintille, Il circo della notte è una grandiosa storia d'amore che invita il lettore a entrare in un mondo di una bellezza intollerabile.
- Brunonia Barry, autrice de La lettrice bugiarda

Trama:

Appare così, senza preavviso. La notizia si diffonde in un lampo, e una folla impaziente già si assiepa davanti ai cancelli, sotto l'insegna in bianco e nero che dice: "Le Cirque des Rèves. Apre al crepuscolo, chiude all'aurora". È il circo dei sogni, il luogo dove realtà e illusione si fondono e l'umana fantasia dispiega l'infinito ventaglio delle sue possibilità. Un esercito di appassionati lo insegue dovunque per ammirare le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l'albero dei desideri, il giardino di ghiaccio,.. Ma dietro le quinte di questo spettacolo senza precedenti, due misteriosi rivali ingaggiano la loro partita finale, una magica sfida tra due giovani allievi scelti e addestrati all'unico scopo di dimostrare una volta per tutte l'inferiorità dell'avversario. Contro ogni attesa e contro ogni regola, i due giovani si scoprono attratti l'uno dall'altra: l'amore di Marco e Celia è una corrente elettrica che minaccia di travolgere persino il destino, e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.

L'autrice:
Erin Morgenstern, scrittrice e artista multimediale, ha 33 anni e vive nel Massachussetts, Il circo della notte è il suo primo romanzo.

Recensione:

Un sognatore è colui che non sa trovare la propria via se non al lume della luna; e il suo castigo è che egli vede l'alba assai prima degli altri.

E chi se lo aspettava? No, ma davvero. Chi si aspettava che Il circo della notte, il romanzo fantasy più chiacchierato e pubblicizzato dell'anno finisse per piacermi così tanto? Chi si aspettava che questo libro fatto passare dalla Rizzoli come una sorta di mix tra Harry Potter e Twilight si rivelasse una così meravigliosa sorpresa? 
Ancora una volta torno a chiedermi se coloro che creano le fascette promozionali leggano effettivamente il romanzo di cui parlano perché questo libro ha ben poco di Harry Potter e ancor meno di Twilight, fortunatamente, aggiungerei. Erin Morgenstern, l'autrice, è riuscita a creare una perla brillante in un universo costellato di americanate fatte con lo stampino, distaccandosi dalla tradizione fantasy in voga e dando sfogo al suo evidente estro artistico con cui da vita ad un libro che è al contempo un prodigio di carta, inchiostro e magia

Immaginate di essere soli e che attorno a voi vi sia solo buio. Immaginate di avere in mano una torcia e una copia de Il circo della notte. Iniziate poi a toccare le pagine di questo libro, ad ammirare la copertina, ad annusare l'odore della carta. Iniziate poi, illuminati soltanto dal faro della vostra torcia, a leggerne le prime parole, righe... pagine.
Ed è in quel momento che appare.

All'inizio è solo un confuso disegno di luci. Ma via via se ne accendono altre, capisci che sono lì in fila per formare una scritta. Si distingue una C, una q, delle e. Con l'incendiarsi dell'ultima lampadina, una volta dissolti fumo e scintille, l'insegna incandescente è finalmente completa. Inclinando la testa per una visuale migliore, leggi:

Le Cirque des Rêves


Non avete più bisogno della torcia, adesso.
Non riuscite a muovervi, siete folgorati, abbagliati. Ma volete andare avanti, volete addentrarvi in questa storia fumosa, cupa e scintillante, volete poter vedere il Circo dei Sogni.

Il circo arriva inaspettato.
Nessun annuncio lo precede, niente volantini né affissioni o cartelloni, nessuna menzione sui giornali. Spunta così, semplicemente, dove ieri non c'era.

Apre al crepuscolo
Chiude all'aurora

La parole evanescenti e musicali della Morgenstern vi condurranno per i tendoni a strisce bianche e nere, vi mostreranno spettacoli di fantastica illusione e vera magia, invenzioni brillanti e gesta mirabolanti, mentre in una suggestiva ambientazione da diciannovesimo secolo, una danza di personaggi variopinti e stravaganti coronerà la sfida mortale e l'amore probito di due prodigiosi maghi, Celia e Marco, addestrati sin da piccola all'oscura arte della magia con il scopo di combattersi a vicenda creando nuove attrazioni per il Circo, questo oscuro e sfavillante agglomerato di tendoni dove il confine tra il nostro mondo e il mondo dell'irreale sembra spezzarsi per dar vita ad un luogo in cui realtà e fantasia divengono un'unica cosa e vi ritroverete a vagare tra fiabeschi giardini di ghiaccio, stupefacenti labirinti e dedali inestricabili, esprimerete un desiderio accendendo una candela sul ramo di un grande albero, annuserete favole della buonanotte, ammirerete mostri di carta e di fuoco e vi perderete in un salone di specchi molto particolari. Il tutto bevendo un bicchiere di cioccolata calda e assaggiando gustosi dolcetti di pastafrolla ricoperti di zucchero e cannella. 

Talmente tanto risplende nel circo, dalle fiamme alle lanterne, alle stelle. ho udito l'espressione <<illusione ottica>> applicata così di frequente a tutto quanto di visibile c'è al suo interno, che a volte sospetto che l'intero Cirque des Rêves sia esso stesso uan complessa illusione di luce.

Il circo della notte è un romanzo onirico e suggestivo, scritto magistralmente, con uno stile toccante e melodioso e descrizioni superbe. Fosse stato scritto da qualcun' altro e con uno stile diverso, non avrebbe sicuramente reso così tanto, non sarebbe stato uno di quei libri, sempre più rari, con la capacità di far sgretolare la realtà dei nostri occhi umani, sostituendola ad una serie di inebrianti visioni generate solo da parole d'inchiostro messe in fila.
La storia intessuta da Erin Morgenstern non è affatto elementare, come poteva essere invece la trama base di Harry Potter, e io stesso non la consiglierei come semplice lettura di svago da catalogare sotto la sezione "per ragazzi". Affatto. La narrazione è strutturata in un alternarsi di passato e presente e, al contrario di come è uso nelle recenti pubblicazioni fantasy, è particolarmente longeva ricoprendo un arco di tempo di ben diciassette lunghi anni. Diciassette anni in cui vediamo il circo nascere a Londra, nella fatidica notte tra il 13 e il 14 Ottobre, e spostarsi per le più importanti città del mondo avvolgendo nel suo interminabile viaggio i nostri protagonisti e la loro storia. Alla narrazione della vicenda vera e propria si alternano dei meravigliosi capitoli  in cui l'autrice si rivolge direttamente al lettore per condurlo nei meandri del Circo. Il filo logico non è dei più scorrevoli, bisogna prestare sufficiente attenzione alle date, agli eventi, ai luoghi e ai salti temporali o può capitare di dover tornare indietro di tanto in tanto per recuperare qualche dettaglio che ci si era persi lungo la strada. Si deve sicuramente molto ad un'atmosfera ben riuscita, perché, per quanto riguarda esclusivamente la vicenda, non c'è da aspettarsi un romanzo altamente adrenalinico e ricco d'azione e la sfida di magia tra Marco e Celia è qualcosa di molto più lento, complesso ed elaborato di una semplice battaglia con bacchette ed è questo, a mio parere, non un difetto, ma la principale motivazione per cui questo romanzo sia così meravigliosamente diverso. Non è facile coglierne le diverse sfaccettature e, a fine lettura, nonostante avessi una buona visione generale del puzzle, mi sentivo un po' come Isobel quando legge le carte e non riesce a decifrarne per bene l'intero significato. Avevo  la sensazione di aver mancato qualcosa, di essermi lasciato sfuggire qualche piccolo puntino che mi permettesse di completare il disegno ed esultare dicendo "Ok. Ho capito tutto!" e sentivo una gran voglia di riprendere e ricominciare tutto da capo. E forse lo farò, in futuro, ma per ora mi sento di pensarla cosi: se è un sogno quello che dovevamo vivere, probabilmente questo implica anche che non tutto sia perfettamente chiaro, che ciò che ci viene raccontato abbia contemporaneamente tanto e poco senso, che quell'alone di mistero attorno al Circo e alla storia dei suoi personaggi perduri anche dopo aver letto l'ultima pagina. 
La storia d'amore di Marco e Celia non ha nulla da spartire con la tradizione Meyeriana, anche solo per il tipo di spazio che gli viene concesso. I protagonisti non hanno modo di conoscersi prima di metà libro e il loro è un amore, a partire dall'età dei due coinvolti, maturo seppur proibito, a cui la Morgenstern riesce a donare una delicatezza disarmante, gettando al vento tanta spazzatura melensa e affidandosi a poche geniali scene e descrizioni che esprimono l'intensità del sentimento tramite immagini di spettacolare magia. Ma la storia d'amore è solo uno dei tanti pezzi di cui è composto il mosaico. Accanto alle vicende di Marco e Celia si susseguono personaggi bizzarri, vivaci, particolari, palpabili e sfuggenti, di cui non ci viene detto molto, ma solo perché non ce n'è alcun bisogno e, a fine lettura, li ricorderemo comunque tutti con lo stesso affetto con cui ci si ricorda di un migliore amico. 

 Le storie sono cambiate, mio caro ragazzo. [...] Non esistono più semplici favole, con ideali e e belve a lieto fine.  Le cose vanno avanti, si sovrappongono, si confondono, la tua storia è parte della storia di tua sorella che è parte di molte altre storie, e nessuno sa dire dove potranno condurre.

E, per concludere al meglio, Il finale riesce a non spezzare l'incantesimo lasciando il lettore con il cuore gonfio e gli occhi incantati da un sogno dall'oscura bellezza, con una delle più toccanti riflessioni sulla magia che mi sia mai capito di leggere:


Questa non è magia. Questo è come funziona il mondo, e pochissime persone si fermano ad osservarlo. Guardati intorno [...] Nessuno di loro ha il minimo sentore di quali siano le cose possibili in questo mondo, e il peggio è che nessuno di loro ascolterebbe se tu tentassi di illuminarli. Vogliono credere che la magia sia solo un inganno, perché se la credessero reale passerebbero le notti in bianco, terrorizzati dalla loro stessa esistenza.

Il circo della notte è un libro per quei pochi che credono ancora nella magia, nell'impossibile, nell'irreale. E' un sogno per sognatori e le sensazioni provate una volta giunta l'Alba non possono essere descritte meglio di così:

Mentre ti allontani nell'alba che sboccia, pensi che all'interno dei confini del Cirque des Rêves ti sentivi più vivo. 
E non sai più dire da quale parte stia il sogno.

Consigliato? Il circo della notte è più di un libro: è un'esperienza imperdibile racchiusa in uno dei migliori romanzi urban fantasy (?) degli ultimi tempi.

Voto:

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14 commenti:

  1. Bella recensione Leo! M'ispira ancora di più.. :)

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    1. Se non si fosse capito: LEGGILO, LEGGILO, LEGGILO, LEGGILO, LEGGILO!! AHAH :D

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    1. E' un libro meraviglioso! Secondo me però la pubblicità fatta dalla Rizzoli lo ha penalizzato perché in molti si aspettavano il nuovo avventuroso Harry Potter e si sono ritrovato davanti a qualcosa di totalmente diverso.

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  3. ciaoo Leo cavoli recensione bellissima....ecco un altro libro che dopo la tua recensione si aggiunge alla mia lunghissima lista....
    :-)))
    Vale

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    1. Grazie Vale, sono felicissimo che tu sia passata da qui! Grazie anche del complimento, questo libro mi è piaciuto molto e ci tenevo che la recensione esprimesse, almeno in parte, ciò che ho provato durante la lettura. Te lo stra-stra-stra-consiglio, è un romanzo magico.

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  4. Ciao Leo, sono passata a prelevare il tuo banner e ne approfitto per lasciarti un salutino! :)

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    1. Ciao Sara, ho appena pubblicato il tuo banner nella sezione "Blog Amici" ! Passa a trovarmi quando vuoi ;)

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  5. Recensione meravigliosa, Leo. Grazie per avermi fatto scoprire questo romanzo, l'ho già ordinato online ;)

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  6. Sfortunatamente mi trovo in disaccordo con la recensione...
    La mia opinione personale è alquanto negativa per i seguenti punti:

    -Personaggi caratterizzati male,

    -Molte situazioni di rilievo per il susseguirsi degli eventi non sono per niente spiegate a dovere o vengono addirittura tralasciate e ciò provoca una gran confusione,

    -all'interno di uno stesso capitolo(diviso per ordine di tempo e non di situazioni)possiamo trovare più scenari che (spesso purtroppo) si sovrappongono creando una gran confusione nel lettore(ad esempio capita che nel bel mezzo di una discussione tra 2 protagonisti volti pagina e ti ritrovi in un'altro ambiente con altri due protagonisti e giuro di aver pensato di aver saltato pagina o che una pagina fosse mancante ma purtroppo non era così),

    -si nota pesantemente che sia il primo libro dell'autrice scritto con un linguaggio banale dove spesso si trova una parola fuori contesto e non di uso comune tanto per cercare disperatamente quasi di rendere più aulico un linguaggio che in fondo in fondo non lo è.

    voto personale 3/10,il 3 è dovuto solo alla cura (che definirei oltretutto eccessiva in alcuni casi)con cui spesso viene descritto il circo dei sogni il quale devo dire è alquanto suggestivo ma non sufficientemente da rendere interessante un'opera molto confusa per molti versi.

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  7. Io invece condivido su tutto e riassumo il mio parere sul romanzo con una sola parola: magico...

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  8. l'ho letto appena uscito, l'ho divorato...adesso lo rileggerò per rigustarmelo appieno sfruttando l'aria natalizia...

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    1. Hai ragione, è un romanzo perfetto per questo periodo :)

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  9. Ciao! Ho finito da poco questo libro (qui la mia recensione) e devo dire che mi aspettavo di più. Ammetto che continuavo a paragonarlo con Caraval e questo senza dubbio non ha aiutato visto il mio amore per la serie della Gerber.
    Un libro carino, ma da cui tutto sommato mi aspettavo di più. Il contesto circense è sempre molto bello, ma non è riuscito a soddisfarmi completamente.
    Sono però contenta che a te sia piaciuto molto!
    Un abbraccio, Rainy

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