Autore: Stephen King
Prezzo: 23.90€
Dati: 2011,780p.,rilegato
Editore: Sperling &
Kupfer
«Tornerò indietro
domani, e mi preparerò a fare quello che va fatto.»
«No», ribatté, «a
disfare quello che va disfatto.» Mi strinse la mano. Le dita erano sottili, ma
nella presa conservava un po’ di forza. «Si tratta di questo. Trovare Oswald,
impedirgli di fare la stronzata, e cancellargli dal muso quel ghigno
gongolante.»
Trama:
Jake Epping è un tranquillo professore di Lisbon Falls,
Maine, e il suo posto preferito per fare quattro chiacchiere è la tavola calda
di Al. Che ha un segreto: la dispensa in realtà è un passaggio temporale, e
conduce al 1958.
Per Jake è una rivelazione sconvolgente, eppure l'incredulità non gli impedisce
di farsi coinvolgere nella missione che ossessiona il suo amico da tempo.
Se mai hai voluto cambiare veramente le cose, Jake, questa è la tua occasione:
ferma Oswald quel 22 novembre 1963. Salverai Kennedy. Salverai suo fratello
Bob, e Martin Luther King; bloccherai le rivolte razziali. E forse eviterai
anche la guerra in Vietnam. Basta che passi per la "buca del
coniglio", sul retro della tavola calda. Non importa quante volte
l'attraversi: uscirai sempre sul piazzale di una fabbrica tessile di Lisbon
Falls, ore 11.58 del 9 settembre 1958. E non importa quanto a lungo resti in
quel passato: al ritorno, nel tuo presente saranno trascorsi due minuti.
Comincia così la nuova esistenza di Jake nei panni di George Amberson e nel
mondo di Elvis Presley, James Dean e JFK, delle automobili interminabili, del
twist e del fumo di sigaretta che avvolge tutto. Un mondo nel quale Jake è
destinato a conoscere l'amore e a sovvertire tutte le regole del tempo. Fino a
cambiare il corso della storia.
L’autore:
Stephen King, visionario e acclamato genio della
letteratura internazionale, vive e lavora nel Maine con la moglie Tabitha, a
sua volta scrittrice. Le sue storie da incubo sono clamorosi bestseller che
hanno venduto 350 milioni di copie in tutto il mondo e hanno ispirato registi
famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma, Rob Reiner e Frank Darabont. Nel
2003 gli è stata assegnata la National Book Foundation Medal per il contributo
alla letteratura americana e nel 2007
l'associazione Mystery Writers of America gli ha
conferito il Grand Master Award. Le sue opere sono tutte pubblicate in Italia
da Sperling & Kupfer.
Recensione:
A cura di Miriam Mastrovito
A cura di Miriam Mastrovito
Stephen King è noto ai più come il Re del brivido ma
chiunque lo conosca davvero concorderà nel ritenere restrittiva questa
etichetta per un autore che, a buon diritto, può essere riconosciuto come Re
della narrativa in senso lato. Dall’horror al fantasy passando per il western
e la fantascienza, la sua corposa produzione letteraria attraversa svariati
generi. A contraddistinguere questo scrittore è soprattutto la capacità di
ipnotizzare il lettore, di intrappolarlo nel vortice della sua creatività
esplosiva generando una sorta di sana dipendenza.
La sua ultima fatica letteraria non può che darne conferma.
Discostandosi abbondantemente dai romanzi di taglio horror, 22/11/63 riprende
una tematica ricorrente in diverse opere Kinghiane: quella dei viaggi nel tempo
e dei mondi paralleli, approfondita soprattutto ne La torre nera. Lo fa però
adottando una prospettiva inedita perché, in questo caso, la fiction si salda
strettamente alla storia.
Protagonista è Jake Epping, un professore che dopo aver
divorziato dalla moglie acquisisce l’abitudine di pranzare nella Tavola calda
di Al. Quest’ultimo, divenuto ormai suo amico, un giorno gli confessa di essere
molto malato e di avere pochissimo tempo di vita. Prima di morire desidera
confidargli un segreto e chiedergli di portare a termine una certa “missione”.
Il segreto di Al consiste in quella che Jake battezzerà “la buca del coniglio”, ovvero un
varco temporale annidato nel retrobottega del
locale che conduce nel 1958. Andare e tornare è semplicissimo e
qualsiasi sia la lunghezza del tempo trascorso nel passato, nel presente non
trascorrono che due minuti.
La missione che Al vorrebbe ma non può portare a termine
consiste nel trattenersi in quel passato fino al 1963 al fine di impedire
l’assassinio di Kennedy. L’uomo è convinto che l’uccisione del presidente abbia
innescato una catena di causa-effetto dai risvolti negativi per l’intera
umanità. Impedire quel crimine, dal suo punto di vista, non significherebbe
solo salvare una vita ma cambiare in positivo il corso della storia. Convince
anche il professore della sua teoria e gli strappa la promessa di portare a
compimento il suo disegno. L’impresa non è affatto facile, in primo luogo perché prima
di agire è necessario scoprire se Oswald sia davvero il solo responsabile
dell’omicidio - tesi confutata dalle ipotesi complottistiche - e poi perché il
passato è inflessibile e non vuole essere cambiato. Jake, sotto le mentite
spoglie di George Amberson, identità che assumerà nel passato, lo
scoprirà a sue spese. Nell’America dei primi anni ’60 una forza avversa gli
remerà contro intralciando a più riprese i suoi piani. A complicare il tutto
interverrà la nuova vita che, suo malgrado, l’uomo dovrà intraprendere restando
coinvolto in una rete di relazioni e affetti che in più occasioni alimenteranno
in lui il desiderio di non tornare indietro.
Sin dalla trama
appare evidente che questo romanzo si inserisce nel quadro di un
progetto complesso e ambizioso, un progetto la cui gestazione è stata
lunghissima. Lo stesso King ha dichiarato di aver cominciato a elaborare l’idea
originaria nel lontano ’72, di averla abbandonata e ripresa nel corso degli
anni decidendosi a portarla a termine solo oggi, dopo aver acquisito le
informazioni necessarie e aver maturato la convinzione che i tempi fossero
maturi a sufficienza perché si potesse tornare a riflettere su una pagina di
storia che ancor oggi rappresenta una ferita aperta.
L’ampio lavoro di ricerca e documentazione che sottende il
plot di fantasia traspare da ogni singola pagina. Ogni volta che si scende
nella “buca del coniglio” per risalire dall’altra parte si ha davvero la
sensazione di viaggiare nel tempo. Non cambia solo lo scenario - invecchiato di
quasi un cinquantennio nonostante il luogo di riferimento sia sempre lo stesso - ma cambia la moda, cambia il gergo,
cambiano le abitudini. King ricostruisce infatti con dovizia di particolari il
background socio-culturale del periodo storico di cui ci racconta regalandoci
un bellissimo affresco dell’America degli anni ’60. Meticolosa è anche la
ricostruzione degli avvenimenti che hanno preceduto e accompagnato l’omicidio
di Kennedy, così come della storia personale di Oswald e degli episodi che lo
hanno visto protagonista. Se ne ricava un ritratto psicologico complesso quanto
affascinante sul cui sfondo si staglia la figura di Marina Oswald, vittima
indiscussa della sua indole violenta.
I personaggi reali convivono con quelli di fantasia. Curioso
è che, a un certo punto, compaiano sulla scena, sebbene in veste di mere
comparse, un paio di personaggi noti agli estimatori di King: Beverly e Richie, protagonisti del celeberrimo It. Il fatto che risultino immediatamente riconoscibili è
un’ulteriore prova di quanto siano indimenticabili. La loro presenza nel
contesto si configura un po’ come una rievocazione storico-letteraria
(squisitamente Kinghiana) nell’ambito della macro-storia.
Straordinario e incredibilmente vivo è sicuramente
Jake/George un uomo costretto a indossare i panni dell’eroe ma che si impone
soprattutto per la sua umanità, caratterizzata da timori e debolezze sebbene
sorretta da una grande forza d’animo e da buoni propositi.
Coinvolgente e commovente fino alle lacrime è la sua
relazione con Sadie poiché, all'occorrenza, King è capace di sfoderare anche
una spiccata vena romantica tenendo testa ai migliori tessitori di storie d’amore.
Suspense, imprevisti, coincidenze e colpi di scena non
mancano di vivacizzare il filo narrativo tenendo in scacco il lettore
dall’inizio alla fine. Le pagine sono tante ma si lasciano divorare, in esse non
troverete la soluzione dell’enigma che accompagna la morte di Kennedy - certe
domande sono destinate a rimanere senza risposta - ma vi imbatterete in
speculazioni sul senso della storia e del tempo davvero interessanti.
Scoprirete quanto possa essere determinante ogni singola azione nella complessa
architettura che regge il flusso degli eventi determinando il nostro destino.
Di certo, dopo aver letto questo libro, presterete maggiore attenzione al
battito d’ali di una farfalla e nel registrarlo avvertirete un brivido corrervi
lungo la schiena.
Un grande ritorno per un grande scrittore che con oltre
cinquanta titoli alle spalle è ancora in grado di sorprendere e di non
deludere.
Consigliato? Più
che semplicemente consigliato, imperdibile!
Voto:
Voto:
Molto bella la recensione. Il libro devo leggerlo assolutamente. Buon Anno!
RispondiEliminaSaluti
Mi hai incuriosita! Proprio in questi giorni ho rispolverato un vecchio romanzo di King. Splendida recensione diventi sempre più bravo!
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