mercoledì 30 novembre 2011

Recensione: Il primo giorno - Rhiannon Frater

Titolo: Il primo giorno
Autore: Rhianon Frater
Prezzo: 15,90 
Dati: 2011,335p.,brossura
Editore: Delosbooks (collana Odissea Zombie)

 A volte il mondo cambia e noi non ce ne accorgiamo. I giorni si susseguono l’uno con l’altro e tutto si trasforma intorno a noi in modo impercettibile […] Ma ci sono dei cambiamenti così radicali che sconvolgono il mondo e ci lasciano stravolti, senza fiato… e perduti.

Trama:
Mentre è in fuga da un’orda di famelici Non Morti per salvarsi la pelle, Katie si imbatte nella drammatica ritirata di Jenni dall'attacco dei suoi familiari, intenti a volerle strappare ogni arto del corpo.
Unite per necessità, nelle oscurità di un mondo sull'orlo dell’abisso, le ragazze si rifugiano tra le colline del Texas dove scoprono un gruppo di sopravvissuti isolati in una roccaforte di fortuna.
Nel fortilizio i superstiti lottano per la sopravvivenza, sfidando giorno dopo giorno le probabilità di spuntarla sull'orda di zombie.
Katie e Jenni sanno che la realtà non sarà mai più la stessa; ciò nonostante la vita continua. Nuove amicizie, nuovi amori e nuove famiglie crescono dalle ceneri dell'orrore e della tragedia.
La gente guarisce.
E sopravvive.

Trilogia L'era del mondo morto:
  1. Il primo giorno - disponibile in Italia dal 26 Ottobre 2011
  2. Fight to Surviving - inedito in italia
  3. The Siege - previsto in America per il 2012

L’autrice: 
A cura di Miriam Mastrovito
Rhiannon Frater vive e lavora ad Austin, in Texas, con il marito. Rhiannon ama leggere, guardare film, divertirsi con i videogiochi e trascorrere intere giornate con gli amici quando non è occupata al computer a scrivere le sue storie. In passato ha collaborato a The Edge Magazine e Reloaded Monthly. Come autrice indipendente ha pubblicato gli Urban Fantasy The Tale of the Vampire Bride e Pretty When She Dies, quest'ultimo opzionato per un film cinematografico, e la trilogia As the World Dies: A Zombie Epic, con la quale si è aggiudicata per due volte il Dead Letter Award. Le sue zombie novel sono diventate in poco tempo un vero e proprio caso letterario, di recente passate nelle mani della Tor Books per un rilancio editoriale internazionale e della Fox Law Group per un possibile adattamento cinematografico o televisivo. Il suo blog è rhiannonfrater.blogspot.com/


Recensione:
Quando si parla di zombie il pensiero corre inevitabilmente a Romero. Leggendo le prime pagine di questo libro si ha la netta sensazione di veder scorrere proprio le sequenze di uno dei suoi film. 
Nell’incipit ci imbattiamo in una donna barricata dentro una stanza imbrattata di sangue; mentre orribili grugniti la raggiungono dall’esterno, piccole dita si insinuano nella fenditura che separa la porta dal pavimento. La terrificante manina appartiene a suo figlio Benjamin di soli tre anni, trasformatosi in un essere mostruoso insieme al fratello più grande,in seguito all’ aggressione del padre.
Jenni, questo il nome della giovane madre, pensa di essere spacciata quando un furgoncino bianco si arresta nel cortile di casa sua e una ragazza bionda la trae in salvo.
Un rapido scambio di battute e le immagini che si palesano oltre i finestrini bastano alle due donne per comprendere che una catastrofe di grosse dimensioni si è abbattuta sulla città. I familiari di Jenni non sono i soli ad aver subito una mutazione. Kate, la donna alla guida del furgone, ha visto trasformarsi la sua compagna Lydia e le strade pullulano di esseri famelici del tutto simili a zombie.
Sembra che un incubo cinematografico abbia varcato i confini dell’immaginario riversandosi nella realtà.
Cosa sta succedendo? Impossibile stabilirlo. Tutto ciò che conta, almeno per il momento, è mettersi in salvo.
Ha inizio così una fuga disperata durante la quale le due protagoniste dovranno gestire il turbine delle loro emozioni e improvvisarsi spietate killer al fine di sopravvivere.
La folle corsa le condurrà nel Parco Nazionale del Texas alla ricerca del figliastro di Jenni che al momento dello scoppio dell’epidemia era lì in campeggio ed è forse ancora vivo. Durante il tragitto si imbatteranno nell’Emporio del cacciatore, un negozietto che insieme a preziose scorte di armi e munizioni nasconde una coppia di sopravvissuti, per giungere infine alla scoperta di Ashley Oaks, una cittadina trasformata in fortino dai pochi abitanti sfuggiti al contagio. Sarà qui che le due donne troveranno una nuova casa. Insieme agli altri membri della comunità dovranno elaborare strategie di difesa e inventare un nuovo modo per vivere in un mondo che non somiglia più neanche lontanamente a quello che hanno sempre conosciuto. Uno scenario apocalittico accompagna l’intera lettura. 
La percezione di un pericolo sempre in agguato non abbandona mai il lettore poiché l’autrice riesce magistralmente a trasmettere il senso di angoscia, smarrimento e impotenza scatenati da una situazione inimmaginabile al di fuori della finzione. Scorrendo le pagine ho avvertito una tensione crescente sentendomi braccata e atterrita al pari delle protagoniste. Terrore, azione e adrenalina tuttavia non sono gli unici elementi a caratterizzare questo romanzo.
Rhiannon Frater innesta infatti in una trama horror nel senso più classico del termine, alcune componenti che conferiscono un certo spessore all’opera e la rendono particolarmente interessante. Largo spazio viene concesso infatti all’analisi psicologica dei personaggi e al centro della scena vi sono le due protagoniste femminili, che insieme formano una coppia ben assortita sviluppando delle dinamiche complesse in virtù della loro profonda diversità.
Jenni è una donna fragile e insicura, reduce da un matrimonio disastroso. La sua è un esperienza dolorosa, caratterizzata dalla sottomissione a un marito violento dal quale non è mai riuscita a liberarsi. Paradossalmente, l’incubo che si è abbattuto sulla città, rappresenta per lei una forma di liberazione. Kate, invece, è forte e determinata. Mascolina più nel carattere che nell’aspetto fisico. Il suo orientamento sessuale le ha causato non pochi problemi e sofferenze nella vita ma, nonostante tutto, non si è mai lasciata abbattere. Di fronte all’invasione degli zombie, riesce a non perdere il controllo, a spingere in un angolo il dolore per la perdita dell’unica persona che abbia mai amato veramente lasciando prevalere quel senso pratico indispensabile nelle situazioni di emergenza diventando così per Jenni un punto di riferimento, una sorta di ancora di salvezza a cui aggrapparsi per sopravvivere. Il dramma che condividono fa scattare un fortissimo legame tra le due. Ne scaturisce un bellissimo rapporto di amicizia, complicità ma anche di compensazione.La sfera dei sentimenti rappresenta la seconda componente che connota il romanzo e che, da un certo punto in poi, ne sposta l’asse, sia pur di poco, verso il romance.
Se la prima parte è dominata dall’azione, la seconda è, infatti, incentrata sull’organizzazione del fortino e sulle relazioni che si instaurano tra i sopravvissuti. Tra loro non mancano due figure maschili di riferimento, Travis e Juan, che ben presto diverranno gli attori principali di intrecci amorosi. Sebbene la svolta non sia brusca e non faccia perdere di vista il nucleo della storia rendendola, anzi, ancor più appassionante, è proprio qui che si registrano alcune piccole pecche. Sono rimasta un po’ perplessa di fronte all’immediatezza con cui sboccia l’amore tra i personaggi e alla facilità con cui si risolvono determinati nodi problematici.
Allo stesso modo, non mi ha convinta fino in fondo la perfetta armonia che regna tra i sopravvissuti. La loro convivenza sembra troppo pacifica per essere vera. Tutti sembrano andare d’accordo con tutti ed essere in sintonia sulle decisioni e le strategie da adottare. Bisognerà attendere gli ultimi capitoli perché l’idillio cominci a vacillare e certi dissapori affiorino riconducendo le dinamiche di gruppo in una dimensione più credibile.
Va detto però che Il primo giorno è il capitolo introduttivo di una saga. Probabilmente alcune piccole lacune verranno colmate in seguito così come in seguito potranno giungere le risposte agli interrogativi che insorgono in corso di lettura e che qui rimangono irrisolti.
Cosa ha scatenato l’epidemia e perché? Esiste un modo per debellare questa piaga?
Nell’attesa del seguito, toccherà al lettore colmare il vuoto con le sue ipotesi.


Consigliato? Lo consiglio a chi desidera leggere un horror avvincente e diverso dal solito. A chi ama le atmosfere apocalittiche non disdegnando qualche sfumatura romance.

Voto:  
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2 commenti:

  1. Per chi avesse lasciato dei commenti precedentemente: Blogger ha combinato un casino e mi ha spostato questo post di sua spontanea volta, inoltre adesso anziché 8 post in home ne compare solo uno. I commenti sono andati persi :( Magari riscriveteli uguali, non so!

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  2. io sono un'appassionata di zombie, ma queste sfumature romance proprio non fanno per me! sono piuttosto indecisa...

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