venerdì 2 settembre 2011

Legge Levi: e poi osano dire che l'Italia non legge.

Ciao a tutti amici lettori,
Vi prego di dedicare pochissimi minuti alla visione di questo breve filmato, non costa nulla; riletteteci, dite la vostra e, se amate davvero la lettura, non abbiate paura di far sentire la vostra voce in qualsiasi modo vogliate! Internet è la più grande potenza di cui siamo in possesso! Lasciate un commento qui sotto o nel post del blog, con una mail a leonziosumma@libero.it , io sono pronto ad ascoltarvi e accogliere le vostre proposte, in modo da poter studiare insieme un modo per contrastare la legge Levi, che va a scapito, soprattutto, di noi lettori.
Personalmente ho già iniziato la mia battaglia personale, non acquistando più libri dalle librerie fisiche e lo stretto indispensabile SOLO online, e voi?

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6 commenti:

  1. Allora personalmente la legge non mi tocca molto. Io in rete non compro mai, non mi piace e non ordino libri in internet. La libreria della mia città è tedesca quindi i sconti che di solito si fanno non ci sono. Io in pratica compro sempre libri a prezzo piene.
    Però una cosa mi va incavolare tanto, anzi due cose. Il fatto dei prezzo che sono alti e quando vedo che un libro costa più di 20€ mi viene da prendere a schiaffi qualcuno. Concordo sul fatto dell'edizione economica e la questione dei prezzi che dici tu.
    La cosa che però non digerisco è un altra. Con questa legge il governo italiano ci fa capire una cosa, che già più volte si è notata ma ora è evidente, molto evidente: ALL'ITALIA (intendo governo e politica) NON INTERESSA UN FICO SECCO DELLA CULTURA E DELLA SUA DIFFUSIONE!!!

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  2. Caro Leo, in Italia invece di progredire ci fanno regredrire. Ora che internet e gli acquisti Online stavano funzionando (all'estero è la normalità!!!) e i lettori di fascia più giovane crescevano in Italia cosa si fa? Si torna indietro ovviamente!!! Complimenti. In Italia leggere è un lusso e questo è un dato di fatto. Sono appena tornata da un viaggio negli Stati Uniti: un altro mondo! I libri costano meno (rilegati compresi!), le edizioni economiche sono reperibili dopo pochi mesi, nelle librerie entri ed è come essere a casa: prendi libri, ti siedi, li leggi e nel frattempo puoi mangiare, bere caffè...e nessuno ti guarda male, mi faceva impressione (anche in Italia stiamo tendando qualcosa del genere, ma non ci andiamo minimamente vicino!). Vogliamo parlare degli E-book (che io uso regolarmente)? In Italia costano quanto un cartaceo quasi (vergogna!!!). Cosa farò io personalmente: cercherò di acquistare il più possibile via internet dove sicuramente toverò a prezzi più vantaggiosi e possibilmente in edizioni NON ITALIANE. Finchè le cose vanno così cercherò di acquistare i libri che mi interessano (generalmente i miei preferiti sono autori ingles, americani e francesi) in inglese o francese...così mi tengo in allenamento anche con le lingue straniere.
    Scusa se ho scritto così tanto e ti ho annoiato, ma ti ringrazio per avermi dato la possibilità di sfogarmi!!!
    Ciao. A presto.

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  3. Leo, sono pienamente d'accordo con quello che tu dici. Sembra quasi di essere ritornati all'epoca del Regno delle Due Sicilie, quando i Borboni per mantere fedeli i propri sudditi non permettevano lo studio alle persone di ceto basso facendoli lavorare nelle campagne, ma soltanto ad una piccola fascia dell'Aristocrazia.

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  4. Amici, sono felicissimo che abbiate risposto al mio appello. Avete pienamente ragione, al Governo Italiano non frega un fico secco della nostra cultura, vogliono solo dei pupazzetti da maneggiare a loro piacimento, in modo da poter conservare il loro stipendio da miliardari e non avere problemi. Degli italiani non gliene importa un *bip* ! Qui non si investe MAI sulla cultura, si investe sui gratta e vinci, questo sì, ma non sulla cultura, lo abbiamo visto ultimamente con la scuola che va a rotoli e lo vediamo adesso ancora una volta.
    Jewel69, hai fatto benissimo a sfogarti: questo dimostra che tutti noi siamo stanchi di subire ed essere usati. BASTA!! Siamo la barzelletta del mondo intero, nei paesi esteri come l'Inghilterra e l'America con uno Stato a cui interessa della propria nazione le cose vanno meglio, la lettura non è un bene di lusso, ma viene incoraggiata il più possibile. da noi invece viene data rilevanza solo ai bunga bunga del premier.
    Che schifo, sono davvero indignato.

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  5. Personalmente, questa legge non mi tocca molto, visto che in rete io ho sempre comprato solo libri stranieri in lingua originale (inglese e francese), mentre i libri in italiano li ho sempre comprati in librerie fisiche, dove gli sconti non hanno mai superato il 15%.

    Quanto al fatto che gli italiani non leggono, questa è una cosa che sento dire da quando ero al liceo 25 anni fa. Il perché gli italiani non leggono o leggono poco e cosa si può fare per incoraggiarli a leggere o a leggere di più meriterebbero una riflessione approfondita e non si può liquidare la cosa semplicemente attribuendo la mancata lettura al prezzo dei libri, perché gli italiani leggevano poco anche quando la sproporzione tra gli stipendi e il prezzo dei libri era meno marcata di adesso.

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