Titolo: Luna
Autrice: Julie Anne Peters
Prezzo: 14,50€
Dati: 2010, 384p.,rilegato
Editore: Giunti Editore (collana Y)
Trama:
Regan, fin da piccola, ha sempre saputo che suo fratello Liam era diverso dagli altri. Liam ha sedici anni. È alto, bello, muscoloso e corteggiatissimo ma la verità è che si sente una ragazza intrappolata dentro un corpo da ragazzo. Regan è l'unica condividere questo segreto con Liam - o Luna come preferisce farsi chiamare - che ogni notte in camera della sorella si trasforma con trucchi e vestiti da ragazza nel suo alterego femminile. All'insaputa dei genitori, una madre troppo occupata nella sua professione di wedding planner e un padre frustrato da un lavoro rutinario, Regan si trova da sola a dover aiutare e sostenere il fratello (quasi una sorella) nel difficile percorso verso la trasformazione. Ma anche per Regan è il momento del cambiamento e quando, durante una lezione di chimica, un ragazzo appena trasferito nella sua scuola, si accorge di lei, insieme ai primi turbamenti del cuore arrivano anche le complicazioni che l'avere un fratello trans comporta...
L'autrice:
Julie Anne Peters, nata nello stato di New York, è uno dei più apprezzati autori della letteratura YA. Vincitrice di numerosi riconoscimenti letterari e molto amata dal suo pubblico teen, in italia è conosciuta per il suo Tra mamma e Jo pubblicato da Playground. Vive con la sua compagna a Lakewood, in Colorado.
Recensione:
Avevo già iniziato la lettura di Luna alcuni mesi fa ma, a causa dei troppi impegni scolastici e delle molte letture d'obbligo, ero costretto ad intervallarla sempre tra altri libri.
Così ho preferito lasciarlo riposare sullo scaffale fino a qualche giorno fa, quando, ho ricominciato ad udire la sua voce - o meglio il suo canto - che mi ammaliava attirandomi di nuovo tra le sue pagine, dense di promesse. Non ho potuto resistere.
Credo di aver fatto la scelta migliore, perchè Luna è un romanzo di cui assaporare con tranquillità ogni singola frase, godere ogni parola, non lasciarsi sfuggire nessuna riga.
E' un romanzo toccante che, come un leggero soffio di vento sfiora le corde del cuore, penetra nell'anima e riesce a scuoterla fortemente, regalando al lettore un vero e proprio gioiello di letteratura pera ragazzi (e non solo) contemporanea.
E' un libro di cui le parole sembrano quasi essere sussurrate all'orecchio del lettore intessendo una storia 'silenziosa' e poetica, pur trattando una tematica dura e difficile da affrontare.
Nascere e accorgersi di essere nel corpo sbagliato, nel corpo che non rispecchia il nostro vero io, un corpo che ci sembra sempre più una trappola, una prigione che soffoca l'anima e la uccide lentamente, un corpo nel quale ci si sente morire, una gabbia dal quale si vorrebbe fuggire, una maschera che nasconde al mondo ciò che sentiamo di essere veramente.
Questo è ciò che vive costantemente Liam, ogni giorno della sua vita. Lui si sente una ragazza intrappolata nel corpo di un ragazzo.
Se Liam avesse potuto esprimere un solo desiderio, la cosa che avrebbe voluto di più al mondo, avrebbe chiesto di rinascere. Questa volta nel corpo giusto, in quello di una femmina.
Il dolore lacera Liam dall'interno e la sua vita non è mai come vorrebbe, costretto a immedesimarsi in un ruolo che non gli appartiene, nascondendo a tutti il suo reale volto, fingendosi il figlio che il padre ha sempre voluto e cercando di compiacere il più possibile le sue aspettative, come praticare più sport, uscire con gli amici e avere una ragazza.
Liam non può mai far uscire la sua verà identità.
Tranne di notte. Tranne alla sorella.
L'intera vicenda ci è infatti narrata da lei, Regan, la sorella di Liam, custode del suo unico segreto e che ogni notte lo vede entrare in camera sua e togliere quelli che lui chiama vestiti di scena, mostrando il suo vero essere. Liam sparisce e lentamente appare Luna, più splendida che mai.
Mentre la sentivo raggiungere a fatica la mia scrivania-dove giaceva aperta, in tutta la sua gloria, la borsetta dei trucchi-mi lascia scappare un lamento di rassegnazione. Eh sì, le volevo bene. Non poteva che essere così. Lei era mio fratello.
Regan le vuole bene, accetta e capisce il suo dilemma come una cosa naturale, perchè lei ha sempre saputo di non avere un fratello, ma bensì una sorella.
Sin da piccolo infatti Liam, con l'innocenza comune ad ogni bambino, ha mostrato le sue stranezze, come quando per il suo nono compleanno chiede in regalo una Barbie e un reggiseno, mandando il padre su tutte le furie.
I loro genitori sono sempre così distanti dal mondo di Liam da non riuscire a capire. Non possono capire.
Regan è l'unica a vedere Liam ben oltre l'aspetto fisico, ma anche lei, quando Luna le dice di voler iniziare la transizione, voler togliere la maschera e mostrarsi in pubblico, ha paura e per la prima volta inizia a temere che il giudizio della gente, ignorante, maliziosa e crudele possa ferire la sorella.
<< Ho bisogno di farla uscire, Re >>. << Cosa intendi dire? Come? >> << La sto soffocando. Non è lei la parte di me che voglio eliminare. Tutto questo affanno per sopprimerla, tenerla nascosta, imprigionata. Tutto questo mentire, fingere. Non ce la faccio più >>. Scosse la testa. Poi sollevò lo sguardo e disse: << Non passerà mai. Non importa quanto io ci speri o preghi perchè succeda. Lei sarà sempre con me. Lei è me. Io sono lei. Io voglio essere lei. Io voglio essere Luna >>. << Ma lo sei >> dissi. << Puoi esserlo >>. << No. Intendo dire sempre. Io voglio essere libera. Voglio affrontare la transizione>>.
E, per la prima volta, Regan dovrà fare i conti anche con la sua vita, con l'amore che inizierà a provare verso un nuovo studente del suo stesso corso di Chimica che sembra ricambiare i suoi sentimenti, ma con il quale riesce puntualmente a rovinare ogni cosa. A causa di Liam.
Regan vedrà per la prima volta la vita del fratello come un ostacolo, un vortice di dolore che nella sua autodistruzione trascina giù anche lei.
Perché a lui? Perché a lei? Perché a loro?
Sono le domande che la ragazza si pone sempre più spesso durante la strada verso il cambiamento. Il cambiamento di Liam, ma anche il suo.
Entrambi i bruchi dovranno trovare il coraggio di effettuare la metamorfosi e spiccare il volo.
Luna è un romanzo che in maniera delicata riesce a trattare il tema della transessualità rendendolo accessibile ad un pubblico di giovani adulti. Certo bisogna disporre anche di una mente alquanto aperta per poter comprendere e accettare Liam.
Luna è anche un romanzo sull'ignoranza della massa, sui pregiudizi della gente, sulla difficoltà di essere accettati in un mondo pronto a guardare solo le apparenze fisiche, un mondo che, come dice la stessa protagonista, pone dei confini da non valicare. Tutti quanti siamo pronti a guardare ciò che è diverso da noi, ciò che rompe le barriere del consueto, pochi sono capaci di spingersi oltre le apparenze fisiche per guardare ciò che vi è aldilà.
Al giorno d'oggi diverso è sinonimo di sbagliato.
In realtà diverso è sinonimo di speciale.
Ma Luna è soprattutto un romanzo sulla maturazione, sul cambiamento, sul passaggio dai dubbi dell'età adolescenziale alle scelte dell'età adulta. Lo vediamo in Liam che dovrà trovare il coraggio di affrontare la sua transizione, ma anche nella stessa Regan che improvvisamente si renderà conto di tutti i problemi che l' avere un fratello transgender comporta.
Julie Anne Peters da vita, con lo scorrere silenzioso ma palpabile delle sue parole, ad un romanzo incantevole, dolce e duro allo stesso tempo come una rosa avvolta dalla spine, un romanzo che si legge in poco tempo ma che, personalmente, mi ha lasciato tanto, mi ha fatto sentire tanto: avrei voluto abbracciare Liam e asciugare le sue lacrime, mi sono sentito vicino ai dubbi di Regan e al suo desiderio di vivere una vita in cui il fratello non complicasse ogni cosa, avrei voluto urlare contro loro padre per essere lo schifoso stereotipo dell'uomo medio che, per orgoglio maschile, non riesce ad ascoltare le grida del figlio.
Inutile dire che durante il finale ero diventato una sottospecie di fontanella senza controllo ma, passata la fase della commozione, ero appagato e in pace con me stesso perchè potevo finalmente nutrire una grande speranza per Liam.
Oh, scusate!
... Luna.
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