mercoledì 6 luglio 2011

Speciale Black Friars - L'ordine della chiave #3: Intervista esclusiva a Pamela Ruffo, editor di Virginia de Winter

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Salve amici!
Finalmente, dopo tanta attesa, arriva il terzo appuntamento con lo Speciale Black Friars - L'ordine della chiave, nato per accompagnarvi con chicche, sorprese e curiosità fino all'attesissimo 15 Luglio, data d'uscita ufficiale del secondo romazo della saga ideata da Virginia de Winter e che ha incanatato tanti e tanti lettori italiani.
Nelle prime due puntate sono venuti a farmi visita nel salottino del blog la stessa Virginia, Axel Vandemberg, Eloise Weiss ed Ashton Blacmore.


Ma gli incontri non sono ancora finiti...


E oggi cari amici lettori fa la sua glitterosa entrata nel blog una persona che tutti noi dovremmo ringrazziare, perchè è specialmente per merito suo se L'ordine della spada è giunto nelle nostre bramose mani da lettori.


Signori e signore un appaluso per la fantastica, simpatica e gentilissima Pamela Ruffo, editor della Fazi e grande amica di Virginia De Winter che si è fatta gentilmente porre alcune domande.



L: Ciao Pamela innanzitutto grazie per essere qui con me quest'oggi, sono felice di avere un ospite così importante per festeggiare l'arrivo di questo attesissimo Black Friars - L'ordine della chiave.

P: Ciao Leo. Un piacere per me esserci.

L: Come va il lavoro alla Fazi? Puoi darci una delucidazione su quali sono i tuoi incarichi?

P: Il lavoro va molto bene, grazie. C’è n’è sempre molto e a volte sembra di non riuscire a farcela, ma è il lavoro più bello del mondo, quindi non mi posso assolutamente lamentare. Sono grata di potermi occupare della narrativa per ragazzi e giovani adulti, di poter “usare” quella che è stata la mia grande passione per i libri, per un fine. Principalmente lavoro, come ho già accennato, ai libri fantasy e appartenenti alla sfera YA, quindi faccio scouting, ovvero leggo e schedo i libri che mi reputo migliori, collaboro col marketing per creare i piani di comunicazione, do feedback ai grafici per le copertine e via dicendo.
 
Virginia dopo la prima mail di Pamela Ruffo.
L: Voglio farti perdere poco tempo, perciò arrivo dritto al punto. Come ben sappiamo sei stata tu a scoprire la magnifica Virginia De Winter leggendo le sue fanfiction di EFP. Raccontaci un po': cos'è che ti ha colpita dei suoi racconti tanto da proporle un contratto editoriale? Anzi, qual'è il racconto grazie al quale l'hai conosciuta?

P: Essendo totalmente sinceri, sono stata sua fan per molti anni, ho iniziato a leggere le sue storie nel 2005 e un giorno del 2009, credo fosse una sera di metà giugno, rileggevo qualche parte di Original Sin. In quel periodo eravamo in cerca di autori o autrici italiani da poter lanciare nel panorama fantasy/YA e lei, con il suo stile così ricco, articolato, affascinante e carezzevole, ma soprattutto la sua intelligenza e la sua gentilezza (fondamentali per un autore di successo) mi hanno convinta a scriverle, così, un po’ perché volevo ringraziarla di aver scritto storie così belle, un po’ per sapere se avesse una manoscritto nel cassetto. Ce l’aveva! L’ho letto e portato immediatamente all’editore, che, entusiasta del progetto, ha deciso di offrirle un contratto. Il resto è storia.
 
L: Qual'è stato il primo pensiero che hai avuto nel leggere L'ordine della spada?

P: Nà bomba! (detto da vera romana doc.) Era così diverso da tutto quello che avevo letto prima, un’anima antica e contemporanea allo stesso tempo. Era proprio quello che mancava, era perfetto.
 
L: Durante l'editing, vi aspettavate un successo del genere?

P: Abbiamo vissuto in una bolla in quel periodo. Sia io che l’autrice. Sapevamo che stava piacendo, visto che avevamo mandato i primi capitoli a qualche lettore affezionato e di fiducia. E io, dalla mia parte, mi ero fatta qualche conto “tecnico” e più o meno avevo previsto il successo in libreria, ma mai mi sarei immaginata un tale successo di pubblico, un affetto così forte verso il suo personaggio. Avrei dovuto immaginarlo in realtà, è una persona magnifica e un’autrice modesta e dolce, che si libra sopra i suoi lettori con grazia e allegria, senza mai essere ombrosa, allietando le giornate di tutti noi con i suoi post stravaganti e curiosi.
 
L: A parer tuo, qual è il punto forte dell'intero volume? Ciò che ha spinto lettori - come me - ad amarlo?

P: La complessità della narrazione e la fantasia giocano un ruolo fondamentale nell’amare questa storia. Credo però che la maggior forza di Black Friars viva, come un fuoco eterno, nei suoi personaggi, creati in maniera saggia ma allo stesso tempo spontanea. Come non affezionarsi all’impacciata ma determinata Eloise, o perdersi negli occhi viola di Ashton, o, in questo nuovo volume, stare vicini ad Axel mentre si perde nelle spire di Belladore, o piangere con Rafael la morte della sua amata Emelyn. Sono tutte persone, vive, vivono nella carta sì, ma chi siamo noi per dire che ciò che vive di inchiostro non è reale?

L: So che tra te e Virginia è nata anche una forte amicizia, vero? Che tipo di persona è lei?
 
P: Magnifica. Un’amica come lei dovrebbe averla chiunque. Sempre disposta a starti vicino, a essere la migliore spalla su cui piangere o ridere. E non solo! Sa fare le unghie, i capelli e conosce un’infinità di nuovi ristorantini giapponesi da provare. Soprattutto, è una persona solare, un po’ prona alle fisse trash, come il pattinaggio o il gel per le unghie, ma se, come faccio io, la prendi spudoratamente in giro, non si offende e ride con te. Lei è come la vedete, potrete non sapere il suo vero nome, ma è l’unica cosa che tiene nascosta, è chiara e cristallina, onesta e gentile.
 
L: Oltre al lavoro, c'è qualcos'altro che vi unisce così profondamente?

P: Una forte amicizia, e una sorta di relazione yin e yang dove riusciamo a bilanciare a vicenda pregi e difetti. Io so come affrontare la sua nuova cotta per l’istruttore di tennis e lei sa come dirmi che forse annunciare di andare in vacanza in Finlandia per l’ottava volta è leggermente eccesivo :D.
 
L: Lei è una ragazza molto simpatica ma ha sempre desiderato tenere la sua vita lavorativa staccata da quella privata, cosa pensi di questa sua decisione?

P: Sono stata parte integrante della decisione, nel senso, quando l’ha presa eravamo insieme a pranzo qui vicino al mio ufficio e ci è sembrata la strada migliore da seguire, sia perché il suo vero nome non si adattava a un fantasy, sia perché sempre era stata Savannah e aveva tenuto la sua vita privata da parte, non c’era motivo per cambiare tutto ciò e rovinare il bell’alone di mistero che si era creato.
 
L: Immagino che tu abbia seguito la stesura di questo secondo volume della saga passo dopo passo, cosa puoi dirci a riguardo? Cosa devono aspettarsi i lettori da L'ordine della chiave?
 
P: Aspettatevi una Virginia de Winter on fire. La prima metà del volume parte con calma, come un diesel, ma il resto è infuocato. Cappa e spada, sette, feste, vestiti, magia e sangue. Favole e amore. Tra una ricerca stilistica tutta nuova, un salto nel mondo delle fiabe, quelle vere, non le versioni Disney e un combattimento all’ultimo sangue, questo romanzo è davvero una perla rara.
 
L: Virginia ha lavorato molto specialmente per asciugare la prosa rispetto allo stile parecchio ricco del primo romanzo, ci è riuscita?

P: Oh sì, con le buone o con le cattive. (Lei sa cosa intendo).

L: E ora, prima di chiudere, diamoci pure a qualche divertente pettegolezzo? Solitamente tu e Virginia scherzate parecchio, lo vediamo anche grazie al suo sito ufficiale. Ma dimmi, qual'è il difetto più grande della segreta Virginia?
 
Virginia che supplica affinchè non le venga tagliata una descrizione.

P: Difetto? Non è molto felice quando le taglio i suoi amati pezzi descrittivi, o una descrizione leggermente troppo accurata di un pomello di legno o di un pizzo ricamato, e ha una fissa EPICA per le mani dei suoi protagonisti. Ma è sempre molto sportiva al riguardo, quindi…
 
L: Il tuo personaggio preferito di Black Friars? Fai parte dello schieramento Ashton o del team Axel?

P: Team Ashton. Tutta la vita. Ma il mio amore va tutto a Bryce ♥
 
L: Pamela, ti ringrazio ancora per essere stata qui con noi durante questa puntata. Grazie davvero, spero che le nostre strade si possano incrociare ancora. Ciao, ciao!

P: Ciao Leo! Arrivederci.


Piaciuta l'intervista, amici?
Spero di sì e mi raccomando restate con noi perchè
la quarta puntata vi offrirà un'occasione imperdibile!


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1 commento:

  1. Nel mio avatar potete ammirare la sottoscritta che difende le sue metafore truzze.

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