Titolo: Warm Bodies
Autore: Isaac Marion
Prezzo: 14.50€
Dati: 2011,270p.,rilegato
Editore: Fazi (collana Lain)
Il primo romanzo che vi farà innamorare di uno zombie.
R è un ragazzo in piena crisi esistenziale: è uno zombie. Non ha ricordi né identità, non gli batte più il cuore e non sente il sapore dei cibi, ma nutre molti sogni. La sua capacità di comunicare col mondo è ridotta a poche, stentate sillabe, ma dentro di lui sopravvive un intero universo di emozioni. Un universo pieno di stupore, di nostalgia. Un giorno, mentre ne divora il cervello, R assaggia i ricordi di un ragazzo. Di lì a poco, per lui cambierà ogni cosa; intreccia una relazione con la ragazza della sua vittima, Julie, e sarà per lui un’esplosione di colori nel paesaggio grigio e monotono che lo circonda. Perché l’amore per lei lo trasformerà in un uomo (e in un morto) diverso, più combattivo e consapevole. Di qui avrà inizio una guerra feroce contro i suoi compagni d’un tempo, e una rinascita, le cui conseguenze saranno del tutto inimmaginabili…
L'autore:
Isaac Marion è nato nel 1981 in una remota cittadina dello Stato di Washington, vive da
sempre a Seattle. Per sopravvivere ha svolto decine di lavori (per lo più improbabili) fino a quando un suo racconto, I Am a Zombie Filled with Love, non è diventato la short story
più cliccata d’America dando vita al progetto di Warm Bodies. Personaggio eclettico,
Marion è pittore e musicista per passione, www.burninbuiliding.com è il sito su cui si
possono seguire le sue evoluzioni artistiche.
Recensione:
E' da premettere che non sono mai stato un grande fan degli zombie. Ho un buon palato per i film horror - un'altra mia fissa sin dalla tenerà età - ma non ho mai avuto molta simpatia per questa particolare specie di morti viventi, che, a dire la verità, mi hanno sempre fatto un po' schifo e che tendo spesso a considerare come i fratellastri sfigati dei loro fratelli più accattivanti, i vampiri. Perché? Perchè gli ho sempre visti parecchio apatici, privi di qualsiasi emozione o piacere perverso, come fossero dei semplici automi capaci solo di emettere strani lamenti, camminare in maniera alquanto imbarazzante e succhiare i cervelli delle loro vittime casuali.
Almeno prima di incontrare R, uno zombie capace di cancellare totalmente ogni mia vecchia opinione. E' vero le aspettative non erano altissime poiché, leggendo la quarta di copertina di questo libro, mi era sembrato che la storia si basasse principalmente sull'amore tra una creatura soprannaturale - lo zombie appunto - e un' umana. Quest'idea mi aveva fatto storcere il naso già in partenza, ma sono stato più che felice quando Warm Bodies si è dimostrato del tutto estraneo ad ogni mia aspettativa.
Protagonista della storia è, appunto, uno zombie, come tutti i suoi simili, non ricordando nulla del suo passato da umano, si è affibbiato come nome una semplice lettera dell'alfabeto R e si nutre di cervelli umani che non solo lo appagano, ma riescono, rubando i ricordi delle vittime, a donargli piccoli sprazzi di umanità seppur per un brevissimo lasso di tempo. Ma R è uno zombie speciale e il lettore nota subito in lui una marcata capacità di pensare e di fare ragionamenti elaborati su se stesso e sul mondo che lo circonda, un mondo in realtà molto diverso dal quello che conosciamo, dove gli zombie hanno preso possesso del pianeta, sterminando la razza umana che è ormai decisamente ridotta rispetto ai giorni nostri e costretta a vivere in delle Città-Stadio, delle fortezze che tengono a riparo dal mondo esterno ma che, contemporaneamente, reprimono e uccidono la personalità degli individui, omologati, costretti a vivere nel buio e nella paura, lontani da qualsiasi forma di speranza. R vive con la gente della sua stessa specie in un aeroporto abbandonato, colleziona souvenirs delle sue gite in cerca di cervelli da divorare e dalla sua bocca escono gemiti senza alcun senso, nonostante però, al contrario degli altri, di tanto in tanto riesca anche a spiaccicare con difficoltà qualche breve parola. Ci si accorge sin da subito perciò che questo zombie è un personaggio che conserva in se stesso le basi per un cambiamento, per una mutazione, che avrà inizio quando, durante l'assalto ad un gruppo di giovani umani, R divorerà il cervello di un ragazzo di nome Perry decidendo poi di salvare l'ex-fidanzata di quest'ultimo, Julie, che porta in salvo dal combattimento per tenerla con se e proteggerla. La storia si dipanerà da qui in poi su due precisi piani narrativi ma in coesione l'uno con l'altro: il primo riguarda il rapporto tra R e la ragazza, che diventerà sempre più forte e a cui si collegherà il secondo piano narrativo centrato sulla trasformazione graduale del nostro amico zombie, un cambiamento che non sarà solo interiore ma coinvolgerà l'intero universo dei due ragazzi diviso in due blocchi opposti: il mondo dei vivi e quello dei morti.
Ma chi è davvero il morto in questo romanzo?
In un suggestivo scenario di devastazione Isaac Marion elabora una dolce e amara storia d'amore che non è sicuramente da rinchiudere nel ristretto scenario dei libri Young Adult. Sarebbe una mossa troppo superficiale e semplicistica, infatti, condannare questo romanzo ad un target così limitato. L'autore riesce a parlare della vita e della sua bellezza in maniera splendida. Come? Attraverso la morte. Attraverso uno zombie, metafora dell'uomo moderno, rinchiuso in una società che stereotipa ogni individuo, legato agli stessi meccanici gesti di ogni giorno, privo di ambizioni e, soprattutto, di emozioni. Una morte interiore che è presente anche in ciò che resta del mondo umano, preoccupato solo di sopravvivere al giorno successivo, sopraffatto dall'orrore di una realtà che si è dimostrata molto meno sicura di quanto si possa immaginare, chiuso in se stesso come in una fortezza che lo tiene lontano da ciò che è fuori, dal diverso, visto solo come un nemico da annientare e sopraffare.
Si parte perciò da un background grigio, con una narrazione priva di dialoghi volta a rappresentare la solitudine di R, ma, come in un'ascendente scala di colori, si arriva pian piano sempre più in alto sino a raggiungere l'esplosione di un brillante azzurro cielo.
Cosa saremmo senza amore e come questo può renderci migliori, sconvolgendo totalmente la nostra vita?
Personalmente, credo che sia questo il messaggio più profondo contenuto nel romanzo: il bisogno di un amore non concepito solo dal punto di vista affettivo, come la maggior parte dei lettori adolescenti sarà portata a credere, ma come un vero e proprio amore per se stessi e per la vita.
La storia d'amore in sé, quella di R e Julie, non può far altro che suscitare una grande tenerezza nei confronti di queste due anime così diverse eppure perfettamente combacianti l'una con l'altra. Mi è venuto spontaneo paragonare il tutto alla celeberrima favola de La Bella e la Bestia, dove la ragazza umana si innamora del mostro e, in questo caso, trova in lui un appiglio per continuare a vivere e lottare. E proprio questo paragone con una sorta di favola moderna giustificherebbe il raccapriccio che alcuni lettori potrebbero provare nell'immaginare la raccapricciante vicinanza ad uno zombie semi-putrefatto. In ogni caso, seppur la presenza del rapporto creatura soprannaturale - essere umano, mi risulta impossibile paragonarlo ad una sorta di Bella ed Edward in salsa zombie proprio per la maturità del legame tra R e Julie, che diverrà qualcosa di più forte solo grazie al lento scorrere del tempo e senza mai sconfinare nel melenso.
Ho adorato il personaggio di R, scintilla di speranza in un mondo in decadenza, narratore brillante di tutte le vicende. Nonostante la tenere che il lettore potrà provare dinanzi ai suoi discutibili tentativi di parlare e al suo affetto per Julie, R rimane un protagonista molto profondo e ricco di umanità grazie al suo continuo farsi domande e cercare risposte sulla realtà tutt'intorno, come, del resto, ognuno umano dovrebbe fare.
Julie costituisce la sua perfetta controparte e la loro sarà una guerra tra due mondi con un finale che, come in ogni favola che si rispetti, non sarebbe potuto andare diversamente. Nello scorrere della storia non è certamente tutto rosa e fiori, si trovano infatti alcune scene splatter/soft-horror abbastanza violente da appagare momentaneamente la sete dei lettori abituati allo zombie classico.
Con uno stile ironico, graffiante, fresco e toccante Issac Marion crea un inno alla vita e all'amore che, come ci dicevano da piccoli, riescono a sconfiggere perfino la morte.
Un romanzo che in sole 269 pagine è riuscito a rivelarsi un piccolo gioiellino e ad occupare un posto d'onore nella mia libreria.
Voglio la vita in tutta la sua sciocca sdolcinata crudezza.
Consigliato? Se siete lettori capaci di aprire la vostra mente ad uno zombie così particolare, Warm Bodies vi conquisterà il cuore.
Voto:
E ora, come promesso, l'intervista che Sangue d'inchiostro ha avuto l'onore di fare all'autore Isaac Marion.
L: Ciao Isaac! Benvenuto nel mio
blog letterario. Sono davvero felice di incontrare l’autore di Warm Bodies. Fa’
come se fossi a casa tua. Eccoti un bel succo di cervello. Gustati la tua
bevanda!
Allora… mi chiamo Leo, sono un ragazzo di sedici
anni con il tarlo della lettura, nonché un tuo fan. Raccontaci qualcosa di
te. Chi era Isaac Marion prima che il suo romanzo Warm Bodies avesse
successo?
I: Era un ragazzo
di 28 anni che viveva a Seattle e si barcamenava tra vari lavori, sperando di
sfondare in uno di questi tre campi artistici: scrittura, pittura e musica.
Alla fine la scrittura ha avuto la meglio!
I: Ho scoperto la scrittura quando a
14 anni ho cominciato a scrivere un romanzo fantasy quasi per caso. Non mi
aspettavo di appassionarmici così tanto. Penso di aver cominciato da quel
giorno a desiderare di diventare scrittore.
L: Ti piace leggere? Quali autori ti hanno
influenzato?
I: Non puoi scrivere se non leggi. Direi che alcune
delle mie tante influenze siano riconducibili a Douglas Coupland, Cormac
McCarthy, Kurt Vonnegut, Stephen King, Dave Eggers.
L: Quando e come è nata l’idea per il tuo racconto
breve I’m a zombie filled with love?
I: Non ricordo
quando; molti anni prima di scrivere Warm Bodies. Per quanto riguarda da dove è
scaturita l’idea, volevo solo scoprire cosa mi sarebbe successo se fossi stato
nei panni di una creatura strana e incomprensibile come uno zombie. Non sapevo
dove ciò mi avrebbe portato ma, a un certo punto l’idea ha preso vita per conto
suo, senza che me ne rendessi conto.
L: Com’è avvenuta la trasformazione dal racconto breve
al romanzo?
I: In realtà l’unico collegamento
tra il racconto e il romanzo era la premessa di uno zombie narratore. Per il
resto erano tutte nuove idee che mi venivano immaginando cosa avrebbe potuto
essere la vita interiore di uno zombie e i suoi obiettivi, se ne avesse avuta
una.
L: Hai mai sofferto del blocco dello scrittore?
I: Solitamente
dipende dalle circostanze. Mi è difficile scrivere quando ci sono molte
distrazioni nella mia vita. Odio le vacanze per questa ragione; il mio cervello
viene completamente messo fuori uso dal caos stagionale e non mi rimane tempo
per pensare e avere lo giusto stato d’animo per scrivere.
I: Solo un
grande, grande sorriso.
L: Secondo te perché R e Julie hanno avuto più
successo di tanti altri protagonisti dei romanzi Young Adult?
I: Prima di tutto, non considero
Warm Bodies uno YA. Davvero non capisco perché sia stato messo in questa
categoria. Julie è l’unico tra i personaggi principali ad essere espressamente
“giovane” e non c’è niente tra i temi trattati o i contenuti che faccia pensare
che il romanzo sia indirizzato in maniera specifica ai giovani (il linguaggio è
crudo così come il contenuto). Tuttavia penso che i giovani abbiano risposto
positivamente perché il tema ruota intorno ad argomenti che i giovani sentono
particolarmente, soprattutto in quella fase della vita in cui si lasciano la
giovinezza alle spalle per entrare nel mondo adulto. Chi sono? Come mi
relaziono al mondo? Perché non ho la stessa passione di quando ero bambino e come
posso tornare indietro? Quali sono il mio scopo e la mia responsabilità nel
mondo, ora che ho il controllo sulla mia vita?
L: Qual è la morale di Warm Bodies? Mi è sembrato che
tu volessi lanciare una sorta di monito alla razza umana o è solo una mia
supposizione?
I: Non mi piace
dare una “morale della storia” specifica perché penso che semplificare possa
sminuirne significato e potere. Ma, in generale, credo che abbia a che fare con
ciò che ho detto nella risposta precedente: cosa significa essere vivi e umani e
il pericolo di perdere le cose sia come individui che come società.
L: Puoi dirci qualcosa sul film in prossima uscita
tratto dal tuo romanzo? Non temi che possa essere frainteso e trasformato
in qualcosa di troppo romantico?
I: Ne ero spaventato all’inizio ma, dopo aver letto la sceneggiatura e aver visto alcuni montaggi (ed essere stato per settimane a contatto con attori e regista), mi ritengo entusiasta di quello che stanno facendo. Hanno trovato il giusto equilibrio tra la tenerezza della relazione tra R e Julie e la brutalità del mondo post-apocalittico in cui vivono. C’è del romanticismo nel cuore della storia, ma non è il tipo di storia in cui il dramma scaturisce dalla domanda “Si metteranno insieme? Quando si baceranno?” C’è molto più di questo, ci sono altre priorità, tanta azione e un leggero impegno sociale.
L: Warm Bodies è un libro autoconclusivo e penso sia
perfetto così. Scriverai un sequel? O stai lavorando a qualcosa di
diverso?
I: Attualmente sto vendendo un libro
di racconti brevi su www.thehungrymouth.com.
Per circa un terzo della lunghezza è una novella ambientata nel mondo di Warm
Bodies, una specie di prequel. Ma è l’ultima cosa che scrivo su questo mondo.
Ho un sacco di altre idee per i libri futuri e non voglio fossilizzarmi sugli
zombie solo perché hanno avuto successo. In ogni caso ho qualche idea per un
possibile seguito che dovrebbe accantonare gli zombie e trasformare il mondo di
R e Julie in un posto più grande e più strano. Questa scelta potrebbe farmi
perdere tanti fan, perciò aspetto di vedere come va Warm Bodies prima di
decidere se sia il caso di scrivere o no il sequel.
L: Ultima domanda. Sei mai stato in Italia? Pensi che
sia possibile per te, un giorno, venire in Italia a incontrare i tuoi fan?
I: Non sono mai
stato in Italia, anche se desidero andarci da una vita. Spero che il mio
editore italiano mi faccia venire in Italia per la promozione, ma temo che non
succederà a meno che Warm Bodies non scali le classifiche. Sicuramente ci verrò,
che l’editore mi paghi il viaggio o no, e quando lo farò avrò piacere di
incontrare i miei fan. Forse potrei organizzare una reading o una presentazione
in una piccola libreria.
L: Grazie per
l’intervista Isaac. Ti auguro di continuare a scrivere bei romanzi e di avere
fortuna!
Questo libro mi ha incuriosita parecchio.. Ha una trama originale, diversa dalle solite che girano di recente.. Mi farebbe piacere leggerlo!
RispondiEliminaIo sugli zombie non ho letto mai niente, e questo lo avevo evitato per le recensioni entusiaste provenienti mondo YA (che sta cominciando ad annoiarmi),;ma se l'autore dice che non è prettamente riservato ai giovani(ssimi) e che linguagio e contenuti sono crudi mi fido e provo a partecipare!
RispondiEliminaho notato adesso rileggendo il commento che la mia tastiera fa le bizze, quindi volevo specificare (dato che mi vergogno di ciò che ho scritto) che non sono una'analfabeta, ma semplicemente sono molto distratta quando scrivo al computer... XD
Eliminami incuriosisce molto e le storie sugli zombie mi piacciono molto, seguo molto film e telefilm del genere :)
RispondiEliminaNon ho mai letto nulla sugli zombie e devo dire che l'horror non è proprio il mio genere, per questo voglio provare a leggere questo romanzo che ha ricevuto così tante belle critiche! Chissà, magari, oltre a non mi farmi prendere paura, potrebbe anche farmi appassionare agli zombie ;)
RispondiEliminaSin da quando hai cominciato a dirmi che questo romanzo meritava, caro Leo, Warm Bodies mi ha incuriosito, però, prima per un motivo poi per un altro, ho dovuto sempre rimandare l'acquisto. Ma ora, grazie a questo Giveaway, posso provare a vincerlo. Chissà! :)
RispondiEliminaIncrocio le dita!
J.C.
mi incuriosisce molto, spero di aver la possibilità di leggerlo.
RispondiEliminaPer ora ho letto solo un libro sugli zombies ma mi è piaciuto moltissimo! Questo in cui il punto di vista è quello dello zombie mi attira particolarmente, ho anche letto i primi capitoli su "10 righe dai libri" e sono subito stata catturata dallo stile per cui incrocio le dita!
RispondiEliminaCiao e grazie anche per la bella intervista ^_^
Non ho mai letto un libro di zombie, ma mi fido della tua opinione e quindi, anche se sono più adult che young, mi incuriosisce molto :-)
RispondiEliminaAdoro leggere ma questo genere ancora non l'ho affrontato e questa è proprio l'occasione giusta.
RispondiEliminaCiao a tutti e grazie per l'opportunità
Antonella Montesanti
In realtà dalla trama, pur essendo uno zombie, r mi da l'idea che sia buono.
RispondiEliminaNon sembra proprio un horror.
Non mi sono mai lasciata particolarmente "incantare" da questo romanzo, probabilmente per la veste YA che gli hanno voluto dare! Tuttavia, leggendo le recensioni entusiaste, sono un po' tornaa sui miei passi.
RispondiEliminaQuando, nell'intervista, ho letto che l'autore non lo definisce uno YA mi sono convinta! DEVO leggerlo a questo punto :)
Partecipo assolutamente.
Comunque a me non appare nessun form da compilare... non so se succede solo a me o se anche gli altri non lo vedono. L'unica cosa che mi compare è il link alla home di rafflecopter.
RispondiEliminaOps, come non detto! accedendo con explorer invece che con firefox mi è apparso il form. Scusate per il triplo messaggio!
RispondiEliminadifficile trovare come protagonista di un romanzo uno zombie, un genere che si distacca dai soliti vampiri e dal solito stile gotico e paranormale, mi sembra abbia anche una trama abbastanza profonda e non soltanto horror e sanguinaria....
RispondiEliminasu fb sn Francesca Ghiribelli
e follower come fraghi88
mail fraghi88@alice.it
mi appresto a compilare il form!
Grazie per il giveaway!Voglio leggere questo libro da quando è uscito nelle librerie,ma ho dato precedenza ad altre letture e non ho più avuto più occasioni per prenderlo!Il tema è sicuramente originale,per adesso ho letto solo un paio di libri sugli zombie e mi piacerebbe tanto approfondire il genere!
RispondiEliminaDavvero bella recensione e interessantissima intervista! Il libro l'ho adorato, divorato, e sono d'accordo che non sia esattamente uno YA! R fa certi pensieri! Ma non voglio spoilerare xD Complimenti Leo :D
RispondiEliminaIo inseguo questo libro da un bel po', ma non mi è mai andata bene!
RispondiEliminaL'autore sembra abbastanza simpatico, e tempo fa ascoltai anche qualche sua canzone! xD
Questo libro, comunque, m'intriga moltissimo. Voglio leggerlo assolutamente. E lo comprerò appena possibile, se poi lo vincessi sarebbe ancora meglio ovviamente!
Non sono mai stata attratta dai libri sugli zombie, ma il protagonista di questo romanzo è piuttosto interessante dato che, nonostante la sua condizione, è ancora in grado di pensare e di provare emozioni. E poi amo le coppie in stile "La bella e la bestia". =)
RispondiEliminaQuesto libro mi ha subito incuriosita dalla prima volta che ne ho sentito parlare. Non sembra il solito libro YA, ho come l'impressione che abbia un tocco in più e mi piacerebbe proprio leggerlo per scoprire se la mia impressione sia giusta =)
RispondiEliminabella recensione e bella intervista. non partecipo al giveaway perché ce l'ho già il libro che aspetta solo di essere letto. ho grandi aspettative per questo libro ed aspetto il momento di concentrazione giusta per leggerlo.
RispondiEliminaBellissimo articolo, l'ho divorato(per rimanere in tema), mi piacerebbe molto leggere questo libro, non ho mai letto un libro in cui ci sono zombi...perchè(forse erroneamente)creduto che non ci possa essere nulla di romance con protagonisti gli zombi! Questo libro fà a caso mio dalla trama e dall'intervista ho capito che c'è un bel racconto romance, la protagonista si innamora di lui dello zombi del diverso. Mi piace molto l'idea! E incrocio le dita!
RispondiEliminaintervista fantastica! non ho mai letoo nnt sugli zombli e sono impaziente di iniziare! soprattuto con questo romanzo!
RispondiEliminaLa tua recensione mi ha incuriosito così tanto che adesso non riesco a togliermi questo libro dalla menteeeee!! ;)
RispondiEliminaHo letto diverse recensioni positive su Warm Bodies e poi i zombie mi sono sempre piaciuti, sopratutto nei film a partire da La notte dei morti viventi di Romero, bellissimo film. In warm Bodies la particolarità che colpisce è che il protagonista è uno zombie che di solito sono sempre i cattivi da eliminare, molto originale come idea.
RispondiEliminaquanto vorrei vincerlo... sarebbe il mio primo lubro sui zombii e vinto in un blog
RispondiEliminamaria moccia in fb dove ho condiviso
moccia66@hotmail.com
Curiosa questa storia, non sapevo che uno zombie ha i sentimenti :))
RispondiEliminapartecipo molto volentieri
svetulja74@yahoo.it
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesto libro m’incuriosisce davvero molto! All’inizio ero un po’ scettica, non avendo letto nulla sugli zombie non mi convinceva molto ma dopo aver letto molte recensioni positive mi sono ricreduta :) Incrocio le dita!
RispondiEliminanon amo particolarmente gli zombie, ma questa storia vorrei leggerla
RispondiEliminannonna45@yahoo.it
Ma gli zombie sono automi privi di sentimenti che se ne vanno in giro a succhiare cervelli. Non è che li vedi tu...sono così dall'alba dei tempi, o da "L'Alba di morti viventi" per fare una citazione.
RispondiEliminaUn buon horror con dei buoni vecchi zombie è una delle cose migliori per un appassionato.
Non vuole essere una critica, naturalmente possono non piacerti, ci mancherebbe! Ma c'è poco da fare, sono soltanto corpi morti e in decomposizione, poco romantici? Pazienza, basta andare a cercare romanticismo altrove.
Erin