martedì 4 marzo 2014

Ultime uscite interessanti - Febbraio

Questo post doveva uscire un po' di tempo fa, in quanto si tratta delle nuove uscite letterarie, a mio parere, più interessanti di Febbraio. Capirete che, essendo oggi il 4 Marzo, mi trovo abbastanza fuori dai tempi: una gastroenterite e un week-end a Milano mi hanno tenuto lontano dal computer per più di una settimana. Quindi nulla, prendetelo così. 
D'altro canto, spero che la qualità dei titoli segnalati possa compensare tale ritardo.   

Partiamo da quello che ha destato più il mio interesse, Prendila così di Joan Didion, autrice americana di cui avevo già inserito nella mia wishlist il suo romanzo più conosciuto tra i lettori italiani, Diglielo da parte mia, edito dai tipi della E/O. Prendila così, inveceè edito da Il Saggiatore, casa editrice dalle scelte piuttosto ricercate e che annovera già nel suo catalogo tutti gli altri romanzi della Didion.  La storia è quella di un attrice fallita e ricoverata in una clinica neuropsichiatrica che ripensa alla sua vita, alla sua nascita come modella, alla sua scalata verso le colline hollywoodiane, alla vita da celebrità, costellata di party e ipocrisia, costruendo così una critica a quella società americana capace di trasformarti da Dio onnipotente a miserabile alcolizzato nel giro di pochi cocktail.
Lo desidero, lo voglio, lo pretendo!

Titolo: Prendila così
Autrice: Joan Didion
Prezzo: 14.00€
Pagine: 176, brossura
Editore: Il Saggiatore
Disponibile da: 6 Febbraio 2014

Trama: In un’esclusiva clinica neuropsichiatrica di Los Angeles Maria Wyeth, attrice fallita, ripensa alla sua vita, frammentata in episodi che appaiono ormai distanti e freddi come gli astri nella volta celeste. Dal deserto del Nevada alle colline di Hollywood, da modella a protagonista in film minori: la sua parabola è quella di una stella che non ha mai davvero brillato. Dopo anni di scelte sbagliate e di ferite emotive, Maria ha smesso di provare ogni sentimento e lascia che la vita le passi accanto. Anestetizza il dolore guidando per ore senza meta sulle autostrade della California, navigando nel traffico come nelle acque di un immenso fiume. Nonostante tutto, continua a voler giocare la sua partita, forse motivata dall’unica scintilla d’amore che riserva per Kate, la figlia malata che vede di rado. Joan Didion seziona con la sua penna affilata la fauna umana che orbita intorno a Hollywood, che sfodera sorrisi e false promesse in infiniti cocktail party, che teme il fallimento come una malattia infettiva, pronta a tutto pur di riempire il vuoto che la assedia. Romanzo dalla lingua essenziale e spietata, Prendila così fotografa gli aspetti più vacui e autodistruttivi della società americana, raccontando quanto sia doloroso vivere e quanto più facile semplicemente esistere.

Sempre incentrati sulla società americana sono i reportage del giornalista ed editor John Jeremiah Sullivan, raccolti nel volume curato da Sellerio e intitolato, appunto, Americani.  Si tratta di un acquisto doveroso per chi, come il sottoscritto, nutre da sempre un amore malato per il Paese delle contraddizioni, perennemente presente sulla scena mondiale, eppure così controverso e distante. Considerato al pari di David Foster Wallace e del suo Una cosa divertente che non farò mai più,  Sullivan sembra promettere un affresco completo su ciò che resta e che è diventato l'American Dream, dalla politica, passando per i segreti delle celebrità della musica, fino a Disney World. 

Titolo: Americani
Autore: John Jeremiah Sullivan
Prezzo: 16.00€
Pagine: 324, brossura
Editore: Sellerio
Disponibile dal: 6 Febbraio 2014

Contenuto: In questo libro tutto è stato visto, ascoltato, e soprattutto vissuto, non c’è nulla di inventato. Le storie della gente comune, i segreti di celebrità inarrivabili e di oscure personalità del passato, i dettagli di eventi apocalittici che travolgono il territorio e le persone.Scrittore e reporter errante, Sullivan ci presenta vicende e personaggi che sfiorano l’incredibile: da Constantine Rafinesque, eccentrico genio del diciottesimo secolo che inventò dal nulla la preistoria del nuovo mondo falsificandone le prove, a Mister Lytle, un anziano e stravagante letterato simbolo di un’epoca ormai trascorsa. Da un festival di «rock cristiano» frequentato da migliaia di devoti e giovanissimi fan, alle serate trascorse in Florida a chiacchierare con i protagonisti di un reality televisivo che sfruttano la loro declinante celebrità in tour di discoteche e locali minori. Sullivan indaga in modo memorabile gli anni formativi di due grandi star della musica pop, Michael Jackson e Axl Rose dei Guns N’ Roses, poi si sposta sulla costa del Golfo durante l’uragano Katrina e si spinge fino in Giamaica a scovare l’ultimo musicista della band di Bob Marley. Sulla spinta di una vorace curiosità Sullivan si è immerso nella realtà del presente, nella cultura popolare, nelle tendenze underground, nelle tradizioni storiche e letterarie del suo paese, e racconta gli americani e l’America con l’energia di Hunter Thompson e l’arguzia e l’erudizione di David Foster Wallace, in un’opera considerata tra le più raffinate e innovative degli ultimi anni. Da queste storie, da questi reportage, emerge un ritratto inconsueto di un paese che a partire dall’Undici Settembre, dopo i fallimenti della politica estera, con il declino progressivo della propria influenza sul mondo, è cambiato in modo radicale. In una prosa sempre sorprendente si delinea una nazione ripiegata su se stessa, sulla propria diversità, sulla propria eccezionalità, che torna per noi a essere enigmatica, come segnata da un affascinante e arcano provincialismo in cui si celano le origini e i segreti di cose e persone, che si tratti della difficile famiglia Jackson del talentuoso Michael o dei paesini sperduti da cui provengono i famosi e gli ignoti, accomunati in fondo dalle stesse ambizioni, dal medesimo urlo di rivolta, dalla nostalgia di quel destino felice che sembrava la promessa gloriosa e utopica dell’American Dream.


Parlando di scrittori americani è impossibile non menzionare John Williams, autore  del secondo '900 riportato alla luce da Fazi due anni fa con il suo Stoner, adorato da critica e pubblico diventando un vero e proprio best-seller a scoppio ritardato. La stessa Fazi ha pubblicato lo scorso anno Butcher's Crossing e porta adesso in Italia il suo romanzo d'esordio, Nulla, solo la notte.


Titolo: Nulla, solo la notte
Autore: John Williams
Prezzo: 13.00€
Pagine: 144, rilegato
Editore: Fazi
Disponibile dal: 27 Febbraio 2014

Trama: Nei due anni e mezzo di guerra che John Williams trascorse tra India e Birmania, tra il 1942 e il 1945, scrisse il suo primo romanzo, Nothing but the night. A soli vent’anni il giovanissimo scrittore raccontò la giornata di un giovane borghese della California, scrivendo forsennatamente nelle lunghe ore vuote che caratterizzavano la vita di certe zone periferiche al conflitto mondiale. Al suo rientro negli Stati Uniti Williams riuscì, un anno prima di laurearsi, a far stampare il suo primo romanzo. Vicino al mondo descritto da John Fante (anche lui di Denver) con un tono trasognato e a volte ironico, Arthur Maxley ci ricorda l’Arturo Bandini che vaga per le strade di Los Angeles incontrando i personaggi più disparati. Qui Arthur è un dandy che seguiamo in una giornata scandita da incontri significativi (un amico con il sogno di acquistare una macchina tipogrfica e stampare poesie, il padre distante e una donna bella, ma disperata) Rappresentati all’interno di un diner, di un hotel di lusso o di un night, gli interlocutori di Arthur sono dei compagni di viaggio con forti personalità, ognuno di loro una musa ispiratrice per cercare di comprendere la solitudine umana.

La lezione di Alissa Nutting, pubblicato da Einaudi, è un romanzo che ha suscitato parecchie polemiche in patria. Scontato, direte, visto che l'argomento è uno dei più dibattuti al giorno d'oggi: la pedofilia. In particolare la storia narrata dalla Nutting, tratta da un avvenimento realmente accaduto nella città di Tampa in Florida, è quella di una professoressa con un'insana passione per i corpi dei suoi studenti quindicenni. E se da una parte vi sono lettori (come lo scrittore Irvine Welsh) che esaltano il coraggio e il talento dell'autrice nel trattare una tematica così scottante, dall'altra vi è chi grida al giustificazionismo, all'eccessiva superficialità e alla voglia di fare soldi facilmente. Il dibattito sembra essere arrivato anche in Italia, come dimostra questo articolo piuttosto polemico de Il Fatto Quotidiano. Chi, come me, muore dalla voglia di avere un proprio parere? 


Titolo: La lezione
Autrice: Alissa Nutting
Prezzo: 17.50€
Pagine: 280, brossura
Editore: Einaudi (collana Stile Libero Big)
Disponibile dal: 6 Febbraio 2014

Trama: Celeste Price ha ventisei anni, ed è bellissima. Ha un marito, un poliziotto dalla mascella squadrata e il portafoglio gonfio. Ma quel che piace a Celeste è altro. Sono i corpi acerbi dei suoi studenti a ossessionarla. Corpi di maschi, sì, ma non ancora uomini. Corpi che hanno tutto da imparare. E non potranno più dimenticare. Una protagonista senza remore e senza rimorsi. Una storia estrema che pone domande cui soltanto il lettore può rispondere.

Un altro autore da non lasciarvi scappare se amate la letteratura americana è Philipp Meyer, che anni fa si affermò sulla scena letteraria grazie al suo esordio, Ruggine americana, con il quale vinse anche il Los Angeles Times Book Prize. Einaudi porta ora in Italia la sua ultima fatica, Il figlio, saga famigliare di seicento pagine che ripercorre centocinquant'anni di storia della regione maledetta del Nord America, il Texas. 


Titolo: Il figlio
Autore: Philipp Meyer
Prezzo: 20.00€
Pagine: 600, rilegato
Editore: Einaudi (collana I coralli)
Disponibile dal: 3 Marzo 2014

Trama: Dalle grandi praterie annerite da immense mandrie di bisonti, agli smisurati ranch di proprietà di un pugno di allevatori che regnavano come monarchi assoluti su schiere di vaqueros, al paesaggio arido e desolato punteggiato dalle torri dei campi petroliferi, la storia del Texasoccidentale è la storia di un susseguirsi di massacri, la storia di una terra strappata di mano piú e piú volte nel corso delle generazioni. E inevitabilmente anche la storia dei McCullough, pionieri, allevatori e poi petrolieri, è una storia di massacri e rapine, a partire dal patriarca Eli, rapito dai Comanche in tenera età e tornato a vivere fra i bianchi alle soglie dell’età adulta, per diventare infine, sulla pelle dei messicani e grazie ai traffici illeciti fioriti nel caos della Guerra Civile, un ricchissimo patrón. Ma se Eli McCullough, pur sognando la wilderness perduta, non esita ad adattarsi ai tempi nuovi calpestando tutto ciò che ostacola la sua ascesa, suo figlio Peter sogna invece un futuro diverso, che non sia quello del petrolio che insozza la terra e spazza via i vecchi stili di vita, e non può che schierarsi con trepida passione dalla parte delle vittime. La storia, però, la fanno i vincitori, ed ecco allora Jeanne, la pronipote di Eli, magnate dell’industria petrolifera in un mondo ormai irriconoscibile, in cui di bisonti e indiani non c'è piú neanche l’ombra, e i messicani sono stati respinti al di là del Rio Grande. Toccherà a lei affrontare, nel modo piú letterale possibile, un tragico e inesorabile ritorno del rimosso.

Passando alla Neri Pozza, vi è un solo romanzo che ci tengo a segnalare per questo mese. Si tratta di Con rispetto parlando di Ana Nobre de Gusmao, la cui trama mi incuriosisce abbastanza, una sorta di commedia umana filtrata dagli occhi di una protagonista sui generis, una domestica di nome Laurinda. 


Titolo: Con rispetto parlando
Autrice: Ana Nobre de Gusmao
Prezzo: 18.00€
Pagine: 363, brossura
Editore: Neri Pozza (collana Bloom)
Disponibile dal: 6 Febbraio 2014

Trama: Laurinda è una domestica a ore. Chiama "padroni" i suoi datori di lavoro, ma nel suo tono di voce non c'è un briciolo di provocazione. Per lei il mondo va così e non ce n'è da lamentarsene. Si dice contenta di essere vedova, è conservatrice, bacchettona, pettegola, sboccata, superstiziosa e parla con i fantasmi. Eppure, quando varca la soglia di casa dei suoi quattro padroni e inizia a parlare con quel suo modo schietto e sincero tutti pendono dalle sue labbra. Come Celeste, una donna divorziata che passa da un flirt all'altro, l'ultimo dei quali con un bamboccio apatico interessato solo ai suoi soldi. O Vanda, sposa e madre esemplare che si annoia a morte e passa il tempo a cucinare, senza rendersi conto che nessuno mangia quello che lei si ostina a preparare. Oppure Ursula, una ceramista svizzera nella cui casa affollata da quadri si muovono anime e fantasmi che solo la domestica può vedere. E infine Emanuel, "il professore": uomo colto e scapolo. L'unico che Laurinda vizia e coccola nella speranza che ammetta la sua omosessualità e dia una raddrizzata alla propria vita. "Con rispetto parlando" è una commedia umana in cui la protagonista accompagna i propri "padroni" tra fidanzamenti, divorzi, scandali e viaggi improvvisi, confermando quanto sia vero uno dei ritornelli da lei più ripetuti: "gli uomini, in fondo, sono tutti uguali".

Per quanto riguarda l'immacabile Minim Fax, invece, ho adocchiato due pubblicazioni interessanti, La parte divertente di Sam Lipsyte e la nuova edizione Gesù lava più bianco di Bruno Ballardini. Il primo è una raccolta di racconti, grotteschi, divertenti e dissacranti, elogiato dal New York Times come una rockstar della scena letteraria e dai critici come una delle migliori penne della narrativa americana. L'autore non è nuovo nel catalogo della Minimum, anzi, tempo fa ho aggiunto in wishlist il suo romanzo Chiedi e ti sarà dato. Ad essere sincero, però, è Gesù lava più bianco il libro che bramo di più, poiché si tratta di un'analisi della Chiesa priva di ogni orpello mistico e incentrata esclusivamente sul punto di vista comunicativo-pubblicitario - il marketing, insomma - dalle origini a Papa Bergoglio. Nulla di troppo letterario insomma, mi rendo conto che può non incontrare il gusto di tutti, ma a me incuriosisce e anche assai. 


Titolo: La parte divertente
Autore: Sam Lipsyte
Prezzo: 15.00€
Pagine: 232, brossura
Editore: Minimum Fax
Disponibile dal: 13 Febbraio 2014

Trama: Il nuovo libro di Sam Lipsyte è una «sublime baraonda» (così l’entusiastica recensione di Ben Fountain sul New York Times) «che si muove abilmente sul confine fra ilarità e pathos». In questi racconti caustici, irriverenti, esilaranti, l’autore descrive il lato più grottesco di una middle class piena di velleità intellettuali e di ambizioni di successo ma che inciampa costantemente nella propria mediocrità. Un buono a nulla con molta inventiva cerca di sbarcare il lunario spacciandosi per balia alle neomamme chic di Brooklyn; un ragazzino scatena il proprio sadismo nelle partite di Dungeons & Dragons; la figlia di un sopravvissuto all’Olocausto si innamora di un giovane coperto di tatuaggi neonazisti; un ex tossico che ha scalato le classifiche dei bestseller grazie al suo memoir a tinte forti scopre di avere perso il favore dei lettori. L’umorismo implacabile e sovversivo di Lipsyte, unito al suo stile pirotecnico, ne fanno a detta unanime dei critici una delle migliori voci della narrativa americana contemporanea.



Titolo: Gesù lava più bianco
Autore: Bruno Ballardini
Prezzo: 10.00€
Pagine: 220, brossura
Editore: Minimum Fax
Disponibile dal: 27 febbraio 2014

Trama: Gesù lava più bianco è un tour de force documentatissimo e irriverente sulla storia della comunicazione pubblicitaria nella Chiesa cattolica, che decostruisce senza falsi ossequi la dottrina, la ritualità, la teologia, l’architettura, l’evangelizzazione nei loro elementi propagandistici e, in senso linguistico, pragmatici, e fornisce così un contributo a un’altra, nuova controstoria della Chiesa – la grande azienda con il settore marketing più efficace e capillare di tutta la storia occidentale. Del resto, come ha dichiarato monsignor Ernesto Vecchi nel 1997: «Il marketing? Ha cominciato Gesù, già duemila anni fa...» In questa nuova edizione l’autore fa luce sugli scenari che si sono aperti in Vaticano dopo l’abdicazione di Ratzinger e l’elezione di Francesco. Bergoglio è il papa che si trova ad amministrare una chiesa in crisi, minata dagli scandali, dalle divisioni interne e dalla concorrenza: sta cercando nuove strategie di comunicazione o abbandonerà la via del marketing per tornare ai valori fondanti del cristianesimo?

L'ultima segnalazione di  questo post è firmata da un prolifico autore nostrano parecchio conosciuto e apprezzato dalla critica (è già stato candidato al Premio Strega e al Premio Campiello). Parlo di Andrea Vitali e del suo Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti. Come tutti i romanzi dell'autore, anche questo è ambientato nel suo paesino lombardo sulla sponda orientale del lago di Como e descrive una società variopinta, un po' bigotta ma che riesce sempre a risultare incredibilmente comica nel suo essere così poco al passo coi tempi. 


Titolo: Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti
Autore: Andrea Vitali
Prezzo: 18.50€
Pagine: 448, rilegato
Editore: Rizzoli
Disponibile dal: 26 Febbraio 2014

Trama: Bellano 1915. In una sera di fine novembre una fedele parrocchiana, la Stampina, si presenta in canonica: ha urgente bisogno di parlare con il prevosto, che in paese risolve anche le questioni di cuore. Suo figlio Geremia, docile ragazzone che in trentadue anni non ha mai dato un problema, sembra aver perso la testa. Ha conosciuto una donna, dice, e se non potrà sposarla si butterà nel lago. L'oggetto del suo desiderio è Giovenca Ficcadenti, di cui niente si sa eccetto che è bellissima - troppo bella per uno come lui - e che insieme alla sorella Zemia sta per inaugurare una merceria. Il che basta, nella piccola comunità, a suscitare un putiferio di chiacchiere e sospetti. Perché la loro ditta può dirsi "premiata"? Da chi? E quali traffici nascondono i viaggi che la Giovenca compie ogni giovedì? Soprattutto, come si può impedire al Geremia di finire vittima di qualche inganno? Indagare sulle sorelle sarà compito del prevosto, per restituire alla Stampina un figlio "normale". Facile dirlo. Non così facile muoversi con discrezione laddove sembrano esserci mille occhi e antenne... Cos'è un paese se non un caleidoscopio di storie, un'orchestra di uomini e donne che raccontando la vita la reinventano senza sosta, arricchendola di nuovi particolari? Con micidiale ironia, Vitali dà voce a questo coro - una sinfonia di furbizie e segreti, invidie e pettegolezzi - che mostra una faccia sempre diversa della verità, e un attimo dopo la nasconde ad arte...

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9 commenti:

  1. Non ho ancora letto nulla di Andrea Vitali e sono incuriosita da quest'ultimo.
    Tra gli altri titoli ne avevo adocchiato qualcuno in libreria, ma sono ancora incerta!

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    1. Io voglio assolutamente il romanzo della Didion e la raccolta di reportage di Sullivan. Della prima mi parlano tutti entusiasticamente :)
      Andrea Vitali è anche una mia lacuna, magari mi compro qualcosa di suoi in digitale e vedo se fa per me.

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  2. Oddio "La lezione" mi inspira tantissimo, del tipo che dopo quasi quasi passo a prenderlo.

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    1. Io forse me lo compro in digitale: non mi va di girare davanti ai miei con quella, ehm, copertina così graziosa. :D

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    2. Ahahahahahahahahahahah, moio.

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  3. Ho letto la sinossi de "La lezione" e mi sembra STRANO di averne sentito parlare molto poco per ora. I miei poteri soprannaturali lo vedono come futuro best-seller erotico che ci porteremo dietro per mesi in classifica. TREMO.

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    1. Su Goodreads i pareri dei lettori esteri sono discordanti, non riesco a capire se sia una cagata oppure no. E su Anobii non è neanche schedato. -.-'

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  4. Ottimo post, ricco di spunti! "La lezione" e "Con rispetto parlando" mi ispirano molto! !Daró loro un'occhiata...molto provocatoria la copertina del primo!!:D

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    1. Con rispetto parlando non è sulla lista dei miei must-have, La lezione sì ma credo che, proprio per la copertina, sarà meglio prenderlo in digitale. Non voglio girare davanti ai miei genitori con quella cover in mano. Non per me, figuriamoci, ma per loro. :P

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