Titolo: Multiversum
Autore: Leonardo Patrignani
Prezzo: 15.00€
Pagine: 384, rilegato
Editore: Mondadori (collana Chrysalide)
Disponibile dal: 27 Marzo 2012
E se la nostra vita non percorresse una sola strada...
ma tutte quelle possibili?
Trama:
Alex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici anni. Un filo sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza preavviso, in uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i due ragazzi riescono a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa, arriva a Melbourne, sul molo di Altona Beach, il luogo stabilito. Ma Jenny non c’è. I due ragazzi non riescono a trovarsi perché vivono in dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Jenny, Alex è un altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è morta all’età di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma Jenny e Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle infinite possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è già avverato.Recensione:
E' sempre un immenso piacere quando un romanzo tanto atteso come Multiversum si rivela all'altezza della pubblicità che l'ha anticipato, svelando al mondo un talento tutto italiano, quello di Leonardo Patrignani, giovane autore esordiente che è riuscito a far sentire la sua promettente voce nel grande universo dei libri fantasy per ragazzi, spesso eccessivamente costellato da pubblicazioni internazionali.
Ma andiamo con ordine e chiariamo innanzitutto cos'è questo Multiverso.
Le nostre vite sono frutto di coincidenze - o meglio - sono frutto delle scelte che facciamo ogni giorno e ognuna di queste, anche la più banale, ci indirizza verso un determinato percorso. Ma che fine fanno tutte le possibilità che continuamente decidiamo di scartare?
Vi siete mai fatti la fatidica domanda:
Cosa sarebbe successo se...?
Vi siete mai guardati indietro immaginando tutte le diverse strade che la vostra esistenza avrebbe potuto intraprendere, tutto ciò che avreste potuto essere, gli sbagli che avreste potuto commettere o i successi che avreste potuto ottenere? Ma la vita è solo una, risponderebbero i più cinici. Non secondo alcuni studiosi. Non secondo questo libro.
E se esistesse un'infinità di mondi pari alle infinite possibilità della nostra vita?
Ebbene amici questo è il Multiverso.
Tante diverse realtà parallele, ma mai in contatto fra loro.
Almeno fino all'arrivo di Alex e Jenny, i due protagonisti del romanzo.
Alex vive a Milano, Jenny a Melbourne in Australia. Quale legame potrebbe mai esserci tra due persone così distanti? Nell'era di Internet penseremmo subito al mondo dei blog e dei social network. Niente di così banale. Il rapporto tra questi due ragazzi sarà qualcosa di davvero speciale perchè avverà mentalmente, anzi, telepaticamente. Avete capito bene, Jenny ed Alex saranno in contatto tra loro per ben quattro anni, ma potranno solo sentire la voce l'uno dell'altra nella propria testa. Non sanno perchè, non sanno come e spesso penseranno di essere semplicemente pazzi. Almeno finché uno dei due, Alex, non prenderà la drastica decisione di svelare l'arcano, abbandonare la sua casa e la sua famiglia per partire alla volta di Melbourne e scoprire cosa si cela dietro a quella voce che solo lui riesce a sentire e con cui si darà appuntamento al molo di Altona Beach. Nel frattempo il lettore potrà sbirciare nell'animo dei due protagonisti - grazie ad una narrazione con focalizzazione alternata - e vedere i loro turbamenti, i loro dubbi e le loro paure fino al momento dell'incontro, quando Alex arriverà in città per aspettare Jenny sul molo, lo stesso dove anche la ragazza già attende l'arrivo del fantomatico Alex.
Saranno entrambi su quel molo.
Ma nessuno dei due riuscirà a vedere l'altro.
Ma nessuno dei due riuscirà a vedere l'altro.
Perchè?
Perchè Alex e Jenny vivono in due realtà differenti e hanno un dono, un potere, che gli permetterà di viaggiare nell'infinito mare del Multiverso per potersi congiungere l'uno con l'altro e da quel momento il loro destino sarà segnato, oscuri segreti emergeranno da un passato per lungo tempo dimenticato e i due ragazzi si scopriranno pedine di un destino crudele che ha in piano la distruzione di tutti gli universi.
Riusciranno a impedirlo?
Quando mi son trovato dinanzi alla prima pagina di Multiversum, ho avuto paura. Avevo atteso questo libro con grande trepidazione e ora era lì con la sua copertina meravigliosa, pronto ad essere letto parola dopo parola. Eppure qualcosa mi bloccava. Forse proprio la strabiliante veste grafica, la massiccia pubblicità con cui la Mondadori ha spinto sin dall'inizio questa pubblicazione, il chiacchiericcio che si è irrimediabilmente scatenato e che ha coinvolto l'intero mondo dei social network e dei blog letterari - chiacchiericcio a cui io stesso ho sfacciatamente contribuito - ,la consapevolezza che si trattasse di un romanzo per giovani adulti, il target più inflazionato del momento, e soprattutto la presenza di una storia d'amore.
Le storie d'amore sono ormai un must in questo genere di libri e avevo il sincero timore che la trama originale e promettente di Multiversum fosse seriamente compromessa da una love story scialba, banale e insipida.
Fortunatamente non è così, o meglio, la storia d'amore c'è ma non è il catalizzatore di tutte le vicende perchè il punto forte del romanzo di Patrignani risiede in ben altro.
In poche centinaia di pagine Multiversum riesce in ciò che promette: trasportare il lettore in un viaggio, un volo, attraverso i mondi grazie ad un'avventura che cresce d'intensità pagina dopo pagina e da cui non potrete staccarvi finché non sarete giunti all'ultima battuta. Le vicende di Alex e Jenny si susseguono senza sosta, adrenaliniche e dal ritmo serrato. Non potevo smettere di leggere, dovevo andare avanti e sapere quali altri altri twist (colpi di scena) l'autore aveva in serbo per me. Non è alla fin dei conti questo ciò che il buon libro fantasy dovrebbe mettere in primo piano? Staccare il lettore dalla realtà e trasportarlo in mondi alternativi dove poter vivere mirabolanti avventure? Ecco. Questo libro ci riesce, anzi fa anche di più dato che durante la lettura sono stato vittima di palpitazioni e forti attacchi di tachicardia a causa del ritmo serrato della storia e dello stile dell'autore.
Alt!
Lo stile dell'autore.
Stile sicuramente non maturo, per alcuni punti ancora acerbo e poco descrittivo. Alcuni potrebbero annoverarlo tra i punti negativi di questo libro, mentre, a mio parere, fa sì che l'intera struttura Multiversum funzioni degnamente e che la narrazione si dipani in maniera fluida e pulita come in un buon film d'avventura per ragazzi. Non è sicuramente alta letteratura, ma va bene lo stesso.
Nei lati negativi inserirei invece proprio la storia d'amore con i suoi vergognosi e insulsi dialoghi. Ogni volta che questi due ragazzi - i protagonisti - parlavano scambiandosi paroline dolci a me veniva l'orticaria e la sensazione era la stessa che si prova allo stridio del gesso su una lavagna immacolata. Perchè mi hai fatto questo Patrignani? Perchè rovinare un romanzo così bello e particolare con una love story, appunto, scialba, banale e insipida. Per una buona volta ripeto che non è che se si scrive uno Young Adult ciò implica necessariamente che i protagonisti si debbano subito amare incondizionatamente. Non è questo l'esempio che si deve dare ai giovani d'oggi! Una buona storia d'amore matura lentamente e a volte cento frasi piene di finto lirismo non equivalgono un più semplice "Ti amo." A questo proposito vi riporto un dialogo a pagina 35 che a me ha dato i brividi sulla schiena (NO SPOILER!):
Riusciranno a impedirlo?
Quando mi son trovato dinanzi alla prima pagina di Multiversum, ho avuto paura. Avevo atteso questo libro con grande trepidazione e ora era lì con la sua copertina meravigliosa, pronto ad essere letto parola dopo parola. Eppure qualcosa mi bloccava. Forse proprio la strabiliante veste grafica, la massiccia pubblicità con cui la Mondadori ha spinto sin dall'inizio questa pubblicazione, il chiacchiericcio che si è irrimediabilmente scatenato e che ha coinvolto l'intero mondo dei social network e dei blog letterari - chiacchiericcio a cui io stesso ho sfacciatamente contribuito - ,la consapevolezza che si trattasse di un romanzo per giovani adulti, il target più inflazionato del momento, e soprattutto la presenza di una storia d'amore.
Le storie d'amore sono ormai un must in questo genere di libri e avevo il sincero timore che la trama originale e promettente di Multiversum fosse seriamente compromessa da una love story scialba, banale e insipida.
Fortunatamente non è così, o meglio, la storia d'amore c'è ma non è il catalizzatore di tutte le vicende perchè il punto forte del romanzo di Patrignani risiede in ben altro.
In poche centinaia di pagine Multiversum riesce in ciò che promette: trasportare il lettore in un viaggio, un volo, attraverso i mondi grazie ad un'avventura che cresce d'intensità pagina dopo pagina e da cui non potrete staccarvi finché non sarete giunti all'ultima battuta. Le vicende di Alex e Jenny si susseguono senza sosta, adrenaliniche e dal ritmo serrato. Non potevo smettere di leggere, dovevo andare avanti e sapere quali altri altri twist (colpi di scena) l'autore aveva in serbo per me. Non è alla fin dei conti questo ciò che il buon libro fantasy dovrebbe mettere in primo piano? Staccare il lettore dalla realtà e trasportarlo in mondi alternativi dove poter vivere mirabolanti avventure? Ecco. Questo libro ci riesce, anzi fa anche di più dato che durante la lettura sono stato vittima di palpitazioni e forti attacchi di tachicardia a causa del ritmo serrato della storia e dello stile dell'autore.
Alt!
Lo stile dell'autore.
Stile sicuramente non maturo, per alcuni punti ancora acerbo e poco descrittivo. Alcuni potrebbero annoverarlo tra i punti negativi di questo libro, mentre, a mio parere, fa sì che l'intera struttura Multiversum funzioni degnamente e che la narrazione si dipani in maniera fluida e pulita come in un buon film d'avventura per ragazzi. Non è sicuramente alta letteratura, ma va bene lo stesso.
Nei lati negativi inserirei invece proprio la storia d'amore con i suoi vergognosi e insulsi dialoghi. Ogni volta che questi due ragazzi - i protagonisti - parlavano scambiandosi paroline dolci a me veniva l'orticaria e la sensazione era la stessa che si prova allo stridio del gesso su una lavagna immacolata. Perchè mi hai fatto questo Patrignani? Perchè rovinare un romanzo così bello e particolare con una love story, appunto, scialba, banale e insipida. Per una buona volta ripeto che non è che se si scrive uno Young Adult ciò implica necessariamente che i protagonisti si debbano subito amare incondizionatamente. Non è questo l'esempio che si deve dare ai giovani d'oggi! Una buona storia d'amore matura lentamente e a volte cento frasi piene di finto lirismo non equivalgono un più semplice "Ti amo." A questo proposito vi riporto un dialogo a pagina 35 che a me ha dato i brividi sulla schiena (NO SPOILER!):
- [...] non posso più pensare di andare a dormire questa sera, o qualsiasi sera della mia vita, accettando che non ti vedrò mai, accettando che tu sia solo un sogno.
[...]
- Ma forse lo sono. Sono solo un sogno.
- Sì, il sogno più bello che io abbia mai fatto.
- Ma i sogni sono destinati a svanire.
- Allora io non mi voglio risvegliare.
Leggendo queste parole ho perso quattro anni di vita e temuto seriamente che la Mondadori avesse chiesto a Moccia di aggiungere alcune delle sue perle di saggezza al romanzo di Patrignani.
A parte gli scherzi: Leonardo questa potevi risparmiartela.
Fortunatamente il rapporto tra Alex e Jenny non ha modo di palesarsi più di tanto - circa due o tre volte - grazie alla sequela di eventi da cui i due ragazzi sono, per loro sfortuna e per nostra fortuna, presi durante la maggior parte del tempo. Eventi che, come ho già detto, si susseguono con una velocità eccitante e da cui lo stesso autore deve essersi lasciato un po' trasportare dimenticandosi di curare in particolar modo la psicologia dei personaggi, che rimane durante tutto il libro sfocata, poco chiara e sicuramente da delineare meglio nei romanzi successivi - Multiversum è infatti il primo di una trilogia.
Si staglia invece superiore a tutte la figura di Marco, amico di Alex, e mio personale beniamino. Marco non può che farsi voler bene incondizionatamente dal lettore e l'autore centra nel segno donandogli un'ottima profondità psicologica, che il lettore riesce a percepire sin da subito. Marco è un nerd, un genio del computer, un ragazzo che da piccolo ha perso al contempo i genitori e l'uso delle gambe, ma che ha saputo ben porre rimedio a queste mancanze con una mente al di fuori dal comune e un genio instancabile, che troverà il suo scopo quando dovrà aiutare il miglior amico Alex a rintracciare Jenny e dare una spiegazione plausibile a tutto ciò che sta accadendo attorno a loro. Marco riesce a trasformare il suo handicap in un mero elemento di contorno perchè ciò che colpisce in lui non è il fatto che sia su una sedia a rotelle ma il portento della sua mente e, nonostante tutto il buonismo che vi si possa veder dietro, questo lo ha reso un personaggio ben accolto nel mio cuore.
Tiriamo le somme. Per quanto io abbia cercato di essere obbiettivo nel parlarvi di Multiversum, elencandovi lati positivi e lati negativi, non posso sicuramente nascondervi che questo libro mi ha letteralmente rapito, aldilà delle pecche elencate precedentemente, che credo siano causate principalmente dall'inesperienza dell'autore e da qualche mancata sessione di editing in più che probabilmente avrebbe reso questo romanzo ancor più godibile.
Posso dire però senza alcuna remora che Patrignani ha esordito con i botti mixando insieme più genere diversi (fantasy, sci-fi, apocalittico, distopico...) in maniera quasi impeccabile e per mezzo di una storia da cardiopalma con cui riesce a stupire il suo giovane pubblico giocando su quella che è una teoria tanto discussa e che sicuramente, dopo aver letto questo libro, vi affascinerà molto di più.
Il finale è aperto perciò aspetto con ansia di sapere come procederanno le vicende che qui sono solo avvenute e che ora aspettano di essere spiegate e, confidando nel talento che ho fortemente percepito nell'autore, mi appunto il suo nome perchè ho la sensazione che sentiremo ancora parlar bene di lui, possibilmente in questo universo.
Consigliato? Sì. Multiversum è un buon romanzo fantasy italiano che si fa leggere ben volentieri regalando una splendida avventura ai lettori più giovani e qualche ora spensierata ai sognatori più adulti. Sarete così presi dalla storia che potreste perfino dimenticare di mangiare, bere e dormire finché non avrete letto anche i ringraziamenti finali.
Io vi ho avvertiti!
Voto:
Ed ora Sangue d'Inchiostro ha il piacere di mostrare ai suoi lettori la videointervista che Leonardo Patrignani ha voluto gentilmente concederci per poter parlare della sua vita, dei suoi hobby e del suo Multiversum, svelandoci anche qualcosa sull'attesissimo sequel - che è già in fase di stesura!
Domande:
Domande:
1. Ciao Leonardo benvenuto nel mio blog, mettiti pure comodo. Sappiamo che, prima di diventare scrittore, hai fatto molte altre cose, ad esempio nel campo musicale. Chi era precisamente Leonardo Patrignani prima di Multiversum?
2. Stando alla tua biografia stampata in quarta di copertina, scrivi sin da quando eri piccolo. Ma io so anche che Multiversum non è propriamente la tua opera d’esordio, vero?
3. Com'è nata l'idea per questo libro?
4. Quanto tempo hai impiegato per scrivere Multiversum. Hai seguito un preciso modus operandi? Hai mai avuto il blocco dello scrittore?
5. Chi ti ha aiutato durante la fase di stesura? C’è qualcuno che ti è stato particolarmente vicino durante questo periodo?
6. Quella del Multiverso è una teoria affascinante su cui si dibatte tutt'ora, ma quale significato acquista nel tuo libro?
7. Quanto del tuo Multiverso è derivato da una ricerca e quanto invece solo dalla fantasia?
8. Se una tale teoria si dimostrasse vera, a tuo parere, quale effetto avrebbe sull'intera razza umana?
9. Personalmente parlando credi davvero nell'esistenza di mondi alternativi?
10. In Multiversum si parla anche di apocalisse, credi che ci sarà davvero un “giorno del giudizio”, un capitolo finale per la storia dell’umanità. Potrebbe accadere davvero nel 2012?
11. Quando hai concluso la stesura del romanzo, cosa ti ha spinto a inviarlo alle varie case editrici italiane? Avresti ma immaginato di esordire con un editore importante quanto Mondadori?
12. Com'è stato l’editing del romanzo, tu e Francesco Gungui - il tuo editor - avete lavorato parecchio insieme e lui ha creduto fortemente in te, vero?
13. Immagino che l’attesa sia stata snervante, ma qual è stata la prima emozione provata nel vedere Multiversum in libreria?
14. Sei felice dell’accoglienza ricevuta? Già prima della pubblicazione il tuo romanzo era chiacchieratissimo.
15. I diritti del libro sono già stati venduti a case editrici di Francia, Germania e Spagna, qualche altro paese se ne è già interessato?
16. So che hai iniziato da poco a scrivere il sequel di Multiversum, puoi già svelarci qualcosa su questo secondo capitolo della tua trilogia? Entro quando ne è prevista la pubblicazione?
17. Caro Leonardo ti ringrazio per averci concesso questa deliziosa chiacchierata e ti auguro tutto il successo che meriti. Io non vedo l’ora di continuare questa esaltante avventura nel multiverso perciò non farmi attendere troppo. Alla prossima!
Videointervista:
l'ho letto e adorato!
RispondiEliminaMi sono detta "leggo un po' e poi finisco di studiare" ma quel "po'" alla fine si è rivelato tutto il libro! Non sono più riuscita a staccarmi fino a quando non l'ho finito (non mi accadeva da non so quanto!) e devo dire che, la frase " capisci di aver letto un buon libro quando giri l'ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico", è assolutamente vera se si parla di Multiversum.
Ho girato l'ultima pagina ed ho iniziato anche io, come Marco, a chiedermi se davvero c'è un' altra me da qualche parte che ha preso una strada diversa da quella che sto percorrendo io.
E' un libro che lascia il segno e lo rileggerei ancora e ancora.
Bellissimo!
Vero Sara! Multiversum ha fatto riflettere anche me e sono felice di aver finalmente trovato un nome da aggiungere alla mia lista di validi scrittori fantasy italiani. A volte sembra che esista solo Licia Troisi quando in realtà il nostro paese è pieno di talenti del genere che potrebbero far impallidire tutti gli autorucoli americani di cui le case editrici ci sommergono negli ultimi tempi. Potrebbero farlo, se solo l'editoria italiana non fosse così internazionale, non credi?
EliminaSono assolutamente d'accordo. Ormai si da per scontato che i talenti siano solo oltre oceano, quando invece chissà quanti autori italiani ci sono che però non hanno ancora avuto la possibilità di emergere.
EliminaGli scrittori italiani geniali come in questo caso, Leonardo Patrignani hanno bisogno di un'editoria aperta anche a loro, e non solo a ciò che succede oltre il confine!
Intervista molto interessante, hai fatto domande chiare e dirette che hanno ottenuto risposte adeguate, interessanti ed esplicative :)
RispondiEliminaTra l'altro, enorme stima per Patrignani che conosce (e, mi pare di capire, apprezza) "Fringe". Io amo questa serie TV e ammetto che un po' del desiderio che ho di leggere il suo libro viene proprio dalla passione per gli universi alternativi che "Fringe" ha fatto nascere in me!
Camilla anche tu pazza di Fringe, eh? Benvenuta nel club allora! :D
EliminaHo appena preso l'ebook di questo libro...e sono straincuriosita! Speriamo in bene!! Ho voglia di leggere un bel fantasy!! =)
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