Salve amici librofili!
Potrebbero chiamarmi Mr. Incoerenza, sapete? E' incredibile come riesca a cambiare idea da un giorno all'altro, specialmente in fatto di libri. Alcuni mesi fa iniziò a circolare la voce che Divergent, romanzo d'oltreoceano della scrittrice esordiente Veronica Roth, sarebbe stato tradotto anche per i lettori italiani dalla casa editrice DeAgostini, tra i lettori fu un tripudio di gioia. Un tripudio a cui io non partecipai, poiché giudicai il libro dal suo booktrailer che me lo fece sembrare come una pallida copia del celebre Hunger Games. Adesso invece, a pochi giorni dal suo debutto, la mia curiosità è decisamente alle stelle. Divergent, a giudicare dalla quarta di copertina, presenta davvero alcuni piccoli elementi in comune con il romanzo della Collins, ma sono molto pochi rispetto a quanto avevo erroneamente immaginato e a conferma vi sono tutte le recensioni che ho letto in attesa dell'uscita del romanzo, alcune delle quali davvero estasiate. A suo favore vanno inoltre la nomina assegnatali dagli utenti del social network librofilo Goodreads come miglio libro di fantascienza per ragazzi del 2011 - mica poco - , quella del favoloso Amazon come uno dei migliori libri del 2011 e la sua presenza per ben undici settimane nella top ten americana.
Divergent si è dimostrato in patria come uno degli esordi migliori del 2011, un caso editoriale della letteratura per giovani adulti che ha fatto impazzire i lettori americani che per mesi e mesi ne hanno parlato tra video, blog e forum mantenendo accesa questa fiamma talmente forte da aver incuriosito anche i tipi della Summit Entertainment, che se ne sono già aggiudicati i diritti per una trasposizione su grande schermo. Pur essendo classificato nella schiera sempre più in crescita dei romanzi distopici, il libo di Veronica Roth sembra distinguersi nettamente da tutti gli altri... ma perchè? Sangue d'inchiostro sarà ben lieto di scoprirlo e farvelo sapere il prima possibile.
Ah un'ultima cosa che probabilmente vi starete già chiedendo. Sì, Divergent è il primo libro di una trilogia e l' America è già in procinto di accogliere il secondo volume, Insurgent.
Titolo: Divergent
Autrice: Veronica Roth
Prezzo: 16,90€
Dati: 2012,480p.,rilegato
Editore: DeAgostini
Disponibile dal: 22 Marzo
Trama:
consacrata a una virtù: sincerità, altruismo, coraggio, concordia e sapienza. Il momento cruciale nella vita dei cittadini è il Giorno della Scelta, che cade allo scoccare del 16° compleanno: ogni giovane sceglie a quale fazione votare il proprio futuro. Ora tocca a Beatrice, e la sua scelta non solo sorprenderà tutti, ma segnerà per sempre il suo destino. Nella fase iniziale altamente
competitiva, la protagonista rinominando se stessa (Tris), lotta per determinare chi sono realmente i suoi amici, interrogandosi se la sua storia d'amore possa adattarsi alla vita che ha scelto.
Catapultata in un mondo duro e violento Beatrice scoprirà le crepe di una società che è tutto tranne che perfetta. Una società che la vorrebbe morta se scoprisse il suo segreto... Perché Beatrice non è una ragazza qualunque, lei è una divergent. Una diversa.
L'autrice:
L'autrice:
Veronica Roth si è laureata in scrittura creativa presso la Northwestern University e ha esordito giovanissima proprio con Divergent, scritto rubando il tempo agli esami: ora ha 22 anni, vive vicino a Chicago e fa la scrittrice a tempo pieno. Divergent è il suo romanzo d’esordio: uscito negli Stati Uniti a maggio 2011, è restato nella top ten dei libri più venduti per tre mesi consecutivi.
l'ho comprato oggi, non vedo l'ora di iniziarlo :D
RispondiEliminaMi ispira moltissimo. Lo hai letto alla fine? Galassia cartacea ne parla molto bene...
RispondiEliminaCiao Libridine! Sì ce l'ho, ma per ora l'ha letto solo mia sorella e il suo riscontro è stato parecchio positivo. Spero di poterlo leggere anch'io al più presto :)
Eliminasono una fan ossessionata da THG, ma ho letto con piacere Divergent. è stato spettacolare, bello e ben scritto, e lo consiglio a tutti coloro i quali si vogliano immergere in una lettura semplice ma appassionante. Non si può però dire che non assomiglia a HG, soprattutto nella parte finale quando Quattro non riconosce Tris... diciamo che quasi quasi le parole con le quali si descrive la scena sono pressappoco uguali a quelli di HG in Il canto della rivolta. Ora non perché ci sono dei tratti simili vuol dire che è orrendo e non si deve leggere, come pensano tanti, però si deve ammettere che delle somiglianze piuttosto evidenti ci sono
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