Titolo: Felici i felici
Autore: Yasmina Reza
Prezzo: 18,00 €
Pagine: 163, brossura
Editore: Adelphi (collana Fabula)
Trama: "Felici gli amati e gli amanti e coloro che possono fare a meno dell'amore. Felici i felici": le due ultime "beatitudini" di Borges, che Yasmina Reza inscrive sulla soglia di questo romanzo, ci indicano la via per penetrare nel fitto intreccio delle vite che lo popolano. Perché la felicità - nell'amore o nell'assenza di amore, all'interno di una coppia o al di fuori di ogni legame - è un talento: e di tutti i personaggi che a turno consegnano al lettore confessioni a volte patetiche, a volte grottesche, a volte atrocemente comiche, si direbbe che quasi nessuno lo possegga. In un sottile gioco di echi, di risonanze, di contrappunti - tra amori inaciditi e rancori mai sopiti, illusioni spezzate e fughe nel delirio -, le voci che si avvicendano, quasi incalzandosi, tessono un ordito i cui fili (tenui in alcuni casi, in altri pesanti come catene) collegano molteplici destini, tutti segnati dall'impervia difficoltà dell'incontro con l'altro. Con una scrittura di chirurgica precisione, capace di muoversi tra i registri più vari, in un susseguirsi di scene in cui sempre lampeggia il genio della donna di teatro, Yasmina Reza è abilissima nel far affiorare, appena sotto la superficie smaltata delle apparenze, solitudine e violenza, disperazione e risentimento; e riesce a condurre la ronde dei suoi personaggi - mogli inquiete e mariti perplessi, amanti insoddisfatte e libertini mediocri, giovani in fuga dalla vita e vecchi abitati dalla morte.
Recensione:
'Felici gli amati e gli amanti e coloro che
possono fare a meno dell'amore.
Felici i felici"
J. L. Borges
Una delle abilità che maggiormente apprezzo in uno scrittore, è la capacità
di raccontare il quotidiano: un bravo scrittore riesce a svelarti le piccole
verità universali che si nascondono dietro ad una scenata di una coppia in fila
al supermercato, le piccole verità che trapelano dai sorrisi tirati di una coppia che sembra perfetta, i
mille significati di una crisi di nervi di un signore di una certa età durante
una partita a carte, le intensioni e i pensieri che si celano dietro lo sguardo
furtivo di ragazzo seduto accanto a te in una sala d'aspetto.
Questi scrittori sono in grado di raccontare la vita usando toni,
espressioni e parole, che ti fanno prendere coscienza delle miriadi di storie
che ci circondano ogni giorno, quando camminiamo tra la folla.
Yasmina Reza, forte della sua esperienza di sceneggiatrice teatrale
costruisce una commedia emblematicamente corale, in cui i personaggi si
avvicendano sul palco, quasi uno per volta; alla fine di ogni racconto (o
monologo, che dir si voglia) si
allontanano dietro le quinte, e spariscono. Sai che ci sono, anche se non li
vedi più: da qualche parte, nascosti nell'ombra dei pesanti tendaggi, vivono le
loro vite di personaggi immaginari, spesso ironicamente (e perché no,
tragicamente) simili a quelle delle
persone reali.
Siamo quindi contemporaneamente spettatori e comparse di una serie di
racconti di vita, sapientemente intrecciati tra loro. Un coro di personaggi che
si collegano in qualche modo, l'uno all'altro: mogli, mariti, amanti, conoscenti,
amici di famiglia, figli, gente incrociata per caso in uno studio medico o nei
corridoi di una clinica. Persone che ti somigliano e che sono
contemporaneamente diversissime da te, in grado di mettere sotto i riflettori
la propria vita, di fare luce nei punti più oscuri e incomprensibili del loro
stesso carattere.
... ho detto, essere felici è un talento.
Non puoi essere felice in amore se non hai un
talento per la felicità.
E non è solo la felicità di questi personaggi ad essere al centro della
narrazione: molto più spesso infatti, sono le frustrazioni, la miseria, i
risentimenti, i dolori, le amare prese di coscienza ad essere in parte
confessate in prima persona, e in parte confidate con poca discrezione dagli altri
protagonisti del romanzo.
Mariti frustrati e mogli insofferenti che arrivano al limite di rottura
e retrocedono subitaneamente con un sorriso; coppie che nascondono l’infelicità
dietro l’apparenza di una vita così perfetta da sembrare comunque artificiale; c’è
anche il racconto di chi anela a questa felicità dopo un abbandono, dopo un
rifiuto, dopo che si è capito quanto una relazione possa essere più deleteria, che
appagante.
Ci sono però anche tradimenti. Tante bugie. Risentimenti, per giunta nemmeno
tanto mal celati. Ma la Reza
non giudica; la Reza
racconta, analizza e ci mette di fronte alla realtà dei fatti. E noi, forse
perché un po’ ci riconosciamo in qualche tratto dei suoi personaggi, forse
perché conviti dalla lineare lucidità
del racconto, non ci azzardiamo a farlo neanche noi.
Voto:
Ok, mi sono appena innamorata di questo Blog! Bellissimo, complimenti! Non posso non diventare una nuova follower!
RispondiEliminaPassate da me se vi va... http://300grammidicartaeinchiostro.blogspot.it/
A presto!
Grazie mille :)
EliminaE' stata la prima volta che ho amato dei racconti
RispondiEliminahttp://gynepraio.it/2014/05/09/sveltine-letterarie/#more-3886
Mi piace un sacco la tua recensione, ora mi spulcio un po' il tuo blog :)
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