A cura di Ilenia Zodiaco
Dal 2010 al 2011 la percentuale di lettori di ebook in Italia è aumentata dall'1,3% (691.000) al 2,3% (1.100.000)* e niente sembra indicare un'inversione di tendenza, anzi. Tra il 2012 e il 2013, l'editoria non ha fatto altro che parlare del mercato digitale e così il mondo di internet. La scelta tra i device si è diversificata (soprattutto con l'arrivo del competitivo Kobo), i titoli disponibili in formato elettronico sono aumentati, i prezzi hanno e continuano ad oscillare, soprattutto per colpa della normativa europea che non considera l'ebook come prodotto culturale, determinando una maggiore tassazione IVA, e anche la pirateria digitale ha allargato il suo raggio d'azione.
Dal 2010 al 2011 la percentuale di lettori di ebook in Italia è aumentata dall'1,3% (691.000) al 2,3% (1.100.000)* e niente sembra indicare un'inversione di tendenza, anzi. Tra il 2012 e il 2013, l'editoria non ha fatto altro che parlare del mercato digitale e così il mondo di internet. La scelta tra i device si è diversificata (soprattutto con l'arrivo del competitivo Kobo), i titoli disponibili in formato elettronico sono aumentati, i prezzi hanno e continuano ad oscillare, soprattutto per colpa della normativa europea che non considera l'ebook come prodotto culturale, determinando una maggiore tassazione IVA, e anche la pirateria digitale ha allargato il suo raggio d'azione.
Nonostante il gran fermento dell'ambiente culturale e
commerciale, molti sono ancora gli indecisi tra i lettori. Le obiezioni: una
certa ritrosia nei confronti della tecnologia, manifestata dai lettori più
maturi, un attaccamento forte al formato cartaceo, indignazione nei confronti
della rinuncia all'amato odore della carta", o al rumore delle pagine
sfogliate (anche se diversi e-reader hanno ben pensato di inserire il suono
simulato del sacro sfoglio),
l'oltraggiato rifiuto di rompere il rituale di recarsi in libreria, farsi
avvolgere dall'atmosfera mistica e scovare tesori nascosti.
L'errore è insito nel quesito: ebook o cartaceo? Non è la
domanda giusta. Non è una scelta. E' un'opportunità. Si può approfittare di
entrambi.
Quanti di noi si sono rammaricati del fatto che le librerie
non sono sempre fornite? Quanti di noi hanno cercato invano un libro in lingua
originale? Quanti di noi hanno lasciato il libro a casa perché troppo pesante o
troppo grande per metterlo in borsa o in tasca? Quanti hanno speso cifre alte
per novità deludenti? Quanti hanno problemi a disfarsi dei libri indesiderati in libreria? Quanti hanno
pensato, dopo una lettura frivola o irritante, a quanti alberi sono stati
abbattuti per la stampa? L'e-book permette di risolvere questi problemi. Si
scarica quasi tutto, meglio se in lingua originale, senza limitazioni, a poco
prezzo. Grazie alle dimensioni e al peso del device, si può leggere ovunque,
portare la nostra coperta di Linus
sempre con noi. La scelta dell'e-book, inoltre, è salva ambiente. Quante vite
di alberi risparmiate!
Escludendo questi evidenti vantaggi, ci sono anche altre riflessioni
più personali ma che ritengo interessanti.
Si legge di più e più rapidamente. Perché si legge con più
velocità? L'entusiasmo della novità, il comfort di lettura, l'ergonomico device
o semplicemente suggestione. Perché si legge di più? Tendenzialmente acquistiamo
in e-book soprattutto libri che non compreremo in libreria, per il costo
eccessivo, per l'incertezza dovuta al genere o all'autore, per la convinzione
di prendere una cantonata che, però, ci attira. In libreria questo dilemma,
soprattutto per i lettori forti, si traduce spesso in un "guarda, e passa avanti". Il
portafoglio ci nega un guilty pleasure. Il basso prezzo dell'ebook ci fa
sentire meno in colpa e ci spinge ad un tentativo. La conseguenza è che si
leggono sia autori di cui ci fidiamo e che acquistiamo preventivamente in ebook
per poi in futuro prendere la copia cartacea per arricchire la nostra piccola
biblioteca personale - a dimostrazione del fatto che il mercato ebook non
danneggia per sua natura il mercato
cartaceo - sia autori e generi sconosciuti che non sembravano così allettanti o
competitivi in formato cartaceo. Questo significa che si legge di più ma si
leggono libri peggiori? Non necessariamente. Dipende dal nostro
"fiuto"e anche dalla nostra fortuna. Una lettura mediocre non può
fare così male, in fondo. Questa, però, è un'altra storia.
Non credo che la resistenza al mercato degli e-book sia una
semplicistica questione etica. Viviamo in una società consumista e feticista,
il possesso caratterizza la nostra identità. C'è indubbiamente una riflessione
da fare su questo punto. Ma credo che le resistenze siano dovute più ad una
caratteristica dell'uomo: il suo conservatorismo. Il cambiamento porta sempre
con sé una sferzata di malcontento e lamentele. Ma sappiamo anche che è
destinato a prevalere, alla lunga distanza, soprattutto se è un mutamento
positivo. Semmai, le vere obiezioni al formato digitale sono altre ma
riguardano gli incidenti di percorso di un mercato ancora acerbo. Sto parlando
delle impaginazioni grossolane, dei numerosi refusi, delle poche opzioni
presenti, come la scelta e l'ingrandimento del carattere, il problema dei
formati ecc.
Non rinunciamo agli amatissimi grand tour in libreria (magari facciamo più di un salto in quelle
indipendenti,no?), all'odore della carta e allo sfoglio delle pagine ma
sfruttiamo gli innegabili vantaggi della lettura digitale, senza demonizzarla.
un articolo fantastico e con cui mi trovo pianamente d'accordo ho un e-reader da giugno dell'anno passato e ne sono stra-felice..e non aggiungo altro perché l'articolo ha espresso perfettamente ciò che penso
RispondiEliminaHai ragione, Vale. Io ho comprato a Novembre un Kobo e leggo che è una meraviglia *w*
Eliminaho una sola remora riguardante il lettore e-book:
RispondiEliminasi rompesse..."scocciarlo" non servirebbe!
Ha ha Vero!! meno male i prezzi di queste cose si abbassano con l'andare del tempo!!almeno non sarà un salasso riprenderlo.. perché sia chiaro se si fonde lo ricompro!!
EliminaFortunatamente i prezzi sono molto competitivi e comprarne uno nuovo non sarebbe un gran danno economico (non quanto un cellulare, almeno!)
EliminaSalvo quest'articolo tra i preferiti, così posso rileggerlo ogni volta che qualche idiota mi dice 'Ma perchè leggi su quel COSO?'. Ottime argomentazioni, sul serio.
RispondiEliminaIo non leggo più velocemente sull'ereader che su carta e non sono sicura che l'ereader mi porterà a leggere di più. E' vero che gli ebook costano meno e occupano meno posto dei libri "tradizionali", quindi è probabile che finirò per comprare qualche libro in più, ma visto che leggere richiede tempo, oltre che soldi e spazio (anche se, in realtà, le biblioteche aiutano a spendere meno e a non accumulare troppi libri nella propria libreria), io cerco comunque di comprare solo quei libri che mi interessano davvero.
RispondiEliminaUltimamente ogni volta che vado in libreria le più frequenti sono "Lo voglio davvero tanto? Potrei semplicemente accontentarmi dell'e-book? E' un libro per il quale ho necessità dell'edizione cartacea da aprire, sfolgiare, leggere e rileggere?" :D
Elimina"Lo voglio davvero tanto?" è la prima domanda che mi pongo di fronte a un libro: solo dopo aver deciso che un libro lo voglio davvero tanto, mi chiedo se prenderlo in edizione cartacea o ebook. Infatti, se adottassi la strategia di comprare i libri che mi interessano davvero tanto in edizione cartacea e gli altri in ebook, mi ritroverei molto presto l'ipad intasato di libri che resterebbero lì intoccati per mesi o addirittura anni prima di essere letti.
EliminaSOno cose che ho sperimentato di persona . Ero titubante ma avere dietro un sacco di libri in un aggeggio leggerissimo, cambiare idea all'ultimo, intasare meno la libreria, spendere meno, etc...ecco è favoloso!
RispondiEliminaConcordo, io stesso mi pento di aver paragonato la lettura digitale alle peggiore delle eresie per così tanto tempo x.x
EliminaOra guardo storto chiunque non riesca a vederne i pregi (chissà perchè sono sempre persone che non hanno mai provato nemmeno per cinque minuti la comodità di un e-reader).