Tempo di anno nuovo. Tempo di bilanci.
E sì, sono tornato sano e salvo da un colpo di febbre che mi ha tenuto a casa durante questo periodo. Mancano ancora due racconti dello Speciale Extraordinary Merry Christmas che pubblicherò entro l'Epifania, ma per ora ho deciso di dare la precedenza a questo post sulle rivelazioni del 2012 tra libri, film e serie TV.
Durante l'anno non ho letto tantissimo, la media è piuttosto bassa per un librofilo, ma sono comunque fiero dei libri che mi sono capitati sottomano perché a parte qualche macchia qui e lì, si sono rivelati tutti molto soddisfacenti. Scegliere i migliori è dura, ma ci proviamo lo stesso.
- Il barone rampante, Italo Calvino: Ahimè, quest'anno non ho letto parecchi classici - giusto tre o quattro - ma tra questi Il barone rampante è quello che più ha fatto vibrare le corde del mio cuore da lettore. Affascinante, metaforico, filosofico, cervellotico, appassionante e scritto divinamente. (Qui la recensione completa)
- Il circo della notte, Erin Morgenstern: Un fantasy approdato in Italia solo quest'anno e che, già da molto prima del suo arrivo, aveva suscitato in me parecchie aspettative. Tute soddisfatte, dire. Una storia d'amore matura, personaggi ben caratterizzati, uno stile musicale, capace di evocare le cupe ed evanescenti atmosfere del Circo, con i suoi colori, i suoi magici spettacoli e bizzarre attrazioni. Un sogno impresso su carta stampata. (Qui la recensione completa)
- La bussola d'oro: Ho deciso di non recensire questo romanzo finché non avrò concluso l'intera trilogia, ma non potevo esimermi dall'inserirlo in questa lista. E' un romanzo che presenta vari livelli di lettura: vi è l'avventura fruibile ai più, ma vi sono specialmente richiami filosofici e teologici, attacchi alla Chiesa e una voglia di creare un fantasy per adulti, complesso, profondo e in antitesi con le più celebri e cristianissime Cronache di Narnia. Non vedo l'ora di proseguire con la lettura dei volumi successivi!
- Colpa delle stelle: Finito giusto qualche giorno fa: non è il solito libro sul cancro, non è una smielata storia d'amore, è un romanzo denso di emozioni, ricco di metafore, filosofico, vitale, triste e gioioso allo stesso tempo. Devo riordinare un po' i pensieri prima do scriverci una recensione, ma già da ora ve lo consiglio caldamente. Devo assolutamente procurarmi altro di quest'autore.
- La straordinaria invenzione di Hugo Cabret: Film eccezionale, romanzo splendido. Anche se definirlo romanzo è un po' azzardato. Si tratta più di una graphic novel in cui immagini e parole si alternano ed incastrano perfettamente. Selznick idea una storia dalle sfumature dickensiani, originale e sorprendente e ce la mostra per mezzo di poche parole e tanti bellissimi disegni a carboncino. Semplice e innovativo allo stesso tempo, in poche ore di lettura è riuscito a conquistarmi e a riservarsi un posticino d'onore in libreria.
- Hunger Games. Il canto della rivolta: Terzo volume della saga di Hunger Games che ne costituisce un degno finale. La Collins rinuncia al finale che probabilmente tutti ci aspettavamo, glorioso e avvincente, e lo sostituisce con un epilogo oscuro, pessimista e psicologico. Un grosso rischio, certo, ma anche una scommessa pienamente vinta. (Qui la recensione completa)
Parliamo ora dei migliori film visti in questo 2012. Anche qui sono piuttosto soddisfatto sia per quanto riguarda le nuove uscite che le pellicole un po' più datate. Ho infatti avuto modo discoprire il genio di Stanley Kubrick e ho particolarmente amato il suo capolavoro, Arancia Meccanica, ho avuto modo di colmare una delle poche lacune rimaste della mia videoteca burtoniana, l'incantevole Big Fish, visto subito dopo l'uscita di Dark Shadows, film che, nonostante non sia tra i migliori del caro vecchio Tim, sono riuscito ad apprezzare ugualmente grazie al suo taglio ironico, il cast eccezionale (una nota di merito va alla favolosa Eva Green nei panni della strega Angelique) e una trama fluida, originale e non priva della riflessione sul diverso, tematica presente nella maggior parte dei film di questo regista. Una menzione va anche ad Hunger Games, una quasi impeccabile trasposizione dell'omonimo romanzo distopico di Suzanne Collins, e il poetico e suggestivo Midnight in Paris di Woody Allen. Punta di diamante rimane invece il perfettamente meraviglioso Hugo Cabret, diretto da Martin Scorsese, di cui ho sufficientemente parlato qui.
Se il mio anno da lettore non è stato particolarmente ricco, tutto un altro discorso va fatto per il maniaco seriale che è in me. Durante il 2012 avrò iniziato più di una ventina di serie TV, rigorosamente americane. Non tutte però hanno resistito allo scorrere del tempo, difatti solo alcune fanno parte del mio palinsesto mediatico settimanale (o mensile, quando non ho il tempo dalla mia parte) e ancor meno sono quelle che rientrano nella categorie "da assuefazione".
Tra queste ultime abbiamo il fiabesco Once upon a time, di cui seconda stagione è partita lentamente - avevo perfino pensato di gettare la spugna - per poi ingranare dalla terza-quarta puntata con l'arrivo di un certo Capitano. Il 2012 è stato anche l'anno che mi ha visto finalmente schierato tra i fan urlanti di Glee: ho infatti divorato le tre stagioni durante i mesi estivi e, giunto ormai alla quarta, credo si tratti a tutti gli effetti di una serie che va seguita più col cuore che con la mente: adoro il modo fresco, colorato ed originale con cui si schiera dalla parte dei losers, è stato fin troppo facile affezionarsi ed entrare in empatia con i vari membri del Glee Club, la maggior parte del cast ha un talento canoro non indifferente con cui reinterpretano impeccabilmente anche pezzi storici della musica. Glee è, come dice lo stesso Ryan Murphy, ottimismo, è il riscatto del diverso nella società, è il coraggio di seguire i propri sogni e la speranza del vederli realizzati. Non è affatto una serie esente dai difetti, ma è comunque un bello spettacolo. Da non dimenticare assolutamente in questa lista è un'altra serie nata dalla mente di Murphy, American Horror Story, di cui ho concluso quest'estate la prima stagione e sto da qualche settimana recuperando la seconda. Una serie ben pensata e ben costruita, anche se l' interpretazione di Jessica Lange varrebbe da sola la visione di tutte le puntate.
Per finire invece abbiamo la vera rivelazione di quest'anno, la serie TV che ho divorato nel minor tempo possibile, costringendomi a restare sveglio per ben due notti di fila, Revenge. La vendetta è un piatto che tutti quanti prima o poi sogniamo di servire a qualcuno e il modo in cui la sensuale, giovane, sveglia e bionda Emily Thorn la mette in atto nei confronti dei Grayson ci fa esclamare "Cavolo, anch'io vorrei farlo!", ma ciò che più colpisce è la sua integrità morale, l'umanità che Emily è decisa a conservare anche nei momenti più critici.
I produttori dimostrano di puntata in puntata un'inaspettata capacità di complicare, snodare e gestire una trama che non perde mai smalto, corre sul filo della suspance e attanaglia lo spettatore in una morsa di intrighi, segreti, complotti, amori turbolenti e suoceri poco raccomandabili.
Per finire invece abbiamo la vera rivelazione di quest'anno, la serie TV che ho divorato nel minor tempo possibile, costringendomi a restare sveglio per ben due notti di fila, Revenge. La vendetta è un piatto che tutti quanti prima o poi sogniamo di servire a qualcuno e il modo in cui la sensuale, giovane, sveglia e bionda Emily Thorn la mette in atto nei confronti dei Grayson ci fa esclamare "Cavolo, anch'io vorrei farlo!", ma ciò che più colpisce è la sua integrità morale, l'umanità che Emily è decisa a conservare anche nei momenti più critici.
I produttori dimostrano di puntata in puntata un'inaspettata capacità di complicare, snodare e gestire una trama che non perde mai smalto, corre sul filo della suspance e attanaglia lo spettatore in una morsa di intrighi, segreti, complotti, amori turbolenti e suoceri poco raccomandabili.
Quali scoperte, conferme e rivelazioni letterarie, cinematografiche e seriali ha invece riservato a voi il 2012?
Arancia meccanica è spettacolare! :)
RispondiEliminaL'intera filmografia di Kubrick è spettacolare! :D
EliminaHugo Cabret (libro e film), Colpa delle Stelle li annovero anch'io fra le ottime scoperte del 2012. Midnight in Paris mi è piaciuto molto, ma rientra nella mia lista dei best-of del 2011. Televisivamente, un'ottima scoperta che ho fatto nel 2012, in ritardo rispetto all'effettivo primo passaggio in TV, è Sherlock.
RispondiEliminaHugo Cabret è una vera perla come film e un gioiellino come libro :) Per quanto riguarda Sherlock non avendo letto i romanzi non sono molto attratto dalla serie. Magari in futuro, chissà...
Eliminail barone rampante... ho adorato quel libro dalla prima parola all'ultima!!
RispondiEliminaper la parte tv shows adoro tutti (glee un po' di meno)... e american horror story con questa nuova stagione ha decisamente lo scettro!! una genialata!
Il barone rampante è un vero capolavoro. Come ho detto sopra, Glee è una serie piena di difetti e va seguita più col cuore che con la mente. per ora mi regala 4O minuti di gioia e ottimismo e questo mi basta :)
EliminaOh, finalmente un post sui libri letti nel 2012 che parla anche di italiani...
RispondiEliminaPer quanto riguarda i libri, concordo pienamente con hugo cabret -letto oramai 5/6 anni fa,ma che mi è sempre rimasto nel cuore<3-, il canto della rivolta -decisamente il migliore della trilogia u.u- e il circo della notte.
RispondiEliminaLa bussola d'oro invece non mi ha mai detto molto, il barone rampante invece lo terrò per buono per una futura lettura -pian piano sto cercando di farmi una minima cultura di classici u.u-, mentre per quello sul cancro attendo una tua recensione, sperando in un'illuminazione ^^
Per libri e tv series invece Hunger Games è stato carino, Big Fish è un capolavoro -ma ero troppo piccola per capirlo davvero- e Hugo non l'ho ancora visto, ma se affascina come il libro allora si va sul sicuro! Midnight in Paris devo decisamente guardarlo!
Infine per le tv series, l'unica che conosco davvero è Once Upon a Time, che mi è davvero piaciuta.
L'unica cosa su cui mi permetto di dissentire è il film sui vampiri di Burton, regista che adoro, perchè nonostante sia messo in chiave ironica, con un attore protagonista che adoro, pare cmq una grandissima trasshata ._.
Per il resto approvo decisamente i tuoi gusti x°D
ps. Nel caso non l'avessi ancora letto, ti sconsiglio 1984 di Orwell: lo sto finendo ed è davvero bello,ma soprattutto scritto benissimo!
EliminaDark Shadows è molto commerciale come film, però l'ho rivisto tre volte al cinema e Burton è sempre Burton (vogliamo parlare delle scene nel bosco e sulla rupe? SPETTACOLARI!).
EliminaOrwell l'avevo iniziato quest'estate, ma ho dovuto lasciarlo proprio per colpa de La bussola d'oro. Cercherò di riprenderlo sicuramente :)
Concordo con i libri, anche se non ho letto Il circo della notte e Colpa delle stelle (comunque so che posso fidarmi delle tue opinioni;) ), sopratutto con La bussola d'oro! **
RispondiEliminaPer i film sono d'accordo con Hunger Games e Hugo Cabret, che ho amato e amo follemente tuttora.
Dark Shadows mi è piaciuto un po' meno degli altri due scritti sopra, e non so perché non mi ha entusiasmato come gli altri film di Burton (strano!).
Per le serie TV... Glee!!! **