tag:blogger.com,1999:blog-7635178420170965645.post6819695900114591273..comments2023-12-25T00:10:53.471-08:00Comments on Sangue d'inchiostro: Gruppo di Lettura su Il Grande Gatsby - Discussione sui capitoli 4-6Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01974518658938917958noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-7635178420170965645.post-59209502900165131782013-05-27T05:15:34.098-07:002013-05-27T05:15:34.098-07:00Il recupero di Daisy per me rappresenta anche un r...Il recupero di Daisy per me rappresenta anche un recupero di se stesso. L'unica cosa che lui ha perso e che non ha recuperato. è questo che Gatsby non può accettare. Inoltre, un'altra cosa da evidenziare è il rapporto totalmente platonico che Gatsby ha nei confronti del mondo. è stato sempre contrapposto a Tom come pacchiano ma in realtà quello davvero volgare è Buchanan. Lui vive in un mondo indorato in cui sente di "rivalutare ogni suppellettile" se solo questo non fosse gradito a Daisy. La scena dell'orologio è commovente, un uomo che cerca di impadronirsi del tempo. Ma indubbiamente il momento che più mi ha destabilizzato (oltre alla scena del bacio - non tanto in sé ma quanto per la descrizione di esso come punto a cui arrivare, una scala che Gatsby sale da solo) è quando Gatsby, ora che può stringere "nel suo terzo stadio di meraviglia" il suo sogno - Daisy - fissa la luce verde che naturalmente adesso è solo una luce oltre la baia. "E il suo numero di oggetti incantati nel mondo era diminuito di uno". Credo sia stato questo il momento in cui mi sono (di nuovo) re-innamorata di Jay Gatsby. Un uomo che getta uno sguardo colmo di meraviglia, carico di significati, al mondo. Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/04804637984716178695noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7635178420170965645.post-13907593686577892342013-05-23T16:51:56.202-07:002013-05-23T16:51:56.202-07:00Pietà, Marco, hai detto tantissime cose.
Provo a ...Pietà, Marco, hai detto tantissime cose. <br />Provo a partire dall'ultimo capitolo, il sesto. <br /><br />Personalmente, ho trovato che in questo frangente del libro la personalità del Fitzgerald autore, con tutte le sue vicissitudini ed i suoi tormenti, venga fuori maggiormente, e ancor di più a contribuire alla scissione dell'uomo cui egli ha dato i nativi letterari. Nel capitolo sesto, Jay Gatsby non è più soltanto un RACCONTO all'interno di un racconto quanto una FIGURA più completa, che si muove all'interno di un tessuto narrativo e che per sua stessa ammissione,- e per come la vediamo schiudersi- legittima il suo passato in quanto tale, e tutto ciò che esso comporta. <br /><br />Io credo che questo libro arrivi a dire in questo momento una cosa importante, ma non meno in ombra: noi siamo anche persone, non solo storie. E tutto quello che fa parte del passato non cessa mai di avere un ruolo fondamentale nello sviluppo di un individuo. Non solo perché tutto quello che è di un'altra epoca e di altri noi stessi è naturalmente ancora intatto nei ricordi, ma perché una volta tolte le barriere del mondo esterno sono nostri i demoni che andiamo a cercare e a cercare di sconfiggere, è nostra la responsabilità di come ci siamo comportati e dopo il passato, che figurativamente rappresenta il presente della narrazione degli anni '20, quello che è importante e su cui possiamo prenderci il diritto di riflettere è non tanto quello che non possiamo cambiare, quanto quello che abbiamo già fatto ed il segno che abbiamo lasciato su ognuna delle persone che quel tempo lo hanno scandito. <br /><br />Io vedo in Jay Gatsby un qualcosa di traumaticamente scisso, e malcelato. Se pur visto sotto le impressioni di un narratore esterno, e per quanto agli occhi dello stesso Nick possa apparire un carattere " che non ha nulla da dire", l'esperienza lascia il posto alla considerazione che spesso, anche se non sempre, le cose non sono quasi mai come sembrano. Ed in fondo Gatsby non è che qualcosa di ognuno di noi, qualcosa che forse abbiamo già espresso ma non ancora interiorizzato, o al contrario qualcosa che pur se tanto compreso è fonte di dolore, e come si fa a riempire un dolore simile senza pensare che possa anche non essere mai capito. Una parte del comportamento di Gatsby, già lo so, non mi riuscirà di capirla, e sono convinto che in quello si nasconda uno dei temi cardine del romanzo, dove il passato non è più un nemico perché non è così semplice, perché la vita non è così semplice, e questo sesto estratto sembra voler dire che più che far caso al nome, bisognerebbe evitare il giudizio completo di un individuo se non si conosce almeno un po' il suo percorso. Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/16997139380385331469noreply@blogger.com